Il consigliere comunale del Pd Carmine Zocco, nonché componente dell’Assemblea regionale, sgombra il campo sulla vicenda dai molti equivoci costruiti ad arte
La Giunta regionale nei giorni scorsi ha presentato un ricorso contro la delibera del Cipe sull’appalto dei lavori relativi all’allargamento dell’ultimo tronco della strada, dall’incrocio Alessano-Corsano fino a Leuca. La Regione, che cofinanzia l’opera, contesta al Cipe di non aver tenuto conto della delibera regionale del giugno 2007 che mitigava l’impatto ambientale, prevedendo per l’ultimo tratto la trasformazione in una “strada-parco”. Il progetto del Cipe, infatti, prevede un lungo viadotto con piloni alti fino a 9 metri ed una maxirotatoria di Gagliano con 19 svincoli. “Il fuoco di sbarramento del centrodestra -spiega il consigliere comunale di opposizione, Carmine Zocco– ha cercato dapprima di dissimulare la reale entità dell’intervento per poi ritornare ad enfatizzare il tradizionale tema della sicurezza, cavallo di battaglia del Comitato 4 corsie per la vita, animato dal consigliere provinciale del Pdl, Biagio Ciardo. Occorre però ribadire alcuni punti fermi per sgombrare il campo da molti equivoci costruiti ad arte. La richiesta di migliorare i collegamenti e i trasporti del Sud Salento è stata una battaglia sacrosanta che la sinistra ha legato sempre allo sviluppo del territorio. Percorrere le distanze in tempi più brevi e con maggior sicurezza era, in verità, una rivendicazione che investiva non solo la 275, ma l’intero sistema dei trasporti su strada e su rotaia, privato e pubblico. Va in questo senso l’idea di riqualificare la Ferrovia Sud – Est come rete metropolitana di superficie, contenuta nel progetto Grande Salento”.
Il consigliere Zocco sostiene poi che “l’arteria faraonica sarebbe forse adatta ad un modello di sviluppo che privilegia le cattedrali nel deserto, non certo alla nuova sensibilità che coniuga economia e ambiente e considera la specificità del territorio come una risorsa da valorizzare. Il ricorso della Regione, che mi auguro venga accolto, può riaprire i giochi senza compromettere del tutto l’opera come paventa il centrodestra? Penso proprio di sì -ribadisce Zocco-, soprattutto se la via legale sarà accompagnata anche da una mobilitazione della società civile e da una riflessione attenta delle istituzioni e delle comunità locali. Potrebbe essere l’occasione per tornare all’ipotesi del blocco delle 4 corsie fino a Montesano e del raccordo con la viabilità esistente (la circonvallazione di Tricase “Cosimina”) da mettere in sicurezza. È la soluzione che aveva proposto il Consiglio comunale di Tricase con la deliberazione n. 24/2004, poi bocciata a Roma, e che risparmia al nostro territorio un solco lungo 8 km tra Tricase e Lucugnano. Quando nel 2007 si profilava il passaggio delle 4 corsie anche da Tricase, si levarono molte voci critiche nei confronti dell’Amministrazione di centrosinistra ritenuta responsabile del fatto. Mi piacerebbe -conclude il consigliere del Pd- sapere se il loro assordante silenzio di oggi è frutto di distrazione, se hanno cambiato opinione o se temono che la loro posizione di allora possa giungere all’orecchio di Palese”.
Giovanni Nuzzo