La Commissione nazionale di Valutazione di Impatto Ambientale ha espresso parere favorevole nei riguardi del novo progetto. E il Movimento 5 Stelle per il 20 settembre ha organizzato una grande manifestazione di protesta tra San Foca e Melendugno
Tap, Tap, Tap. Sta diventando uno spauracchio, quasi un ticchettio quotidiano, come quello dell’alligatore nella favola di Peter Pan. E sta togliendo il sonno a molti: ai cittadini, ai sindaci, ai consiglieri regionali, alle associazioni, sono tutti in allerta dopo il nulla osta tecnico della Commissione nazionale di Valutazione di Impatto Ambientale e la benedizione di Matteo Renzi, che ha inserito il progetto di Trans Adriatic Pipeline tra le opere la cui realizzazione verrà accelerata anche grazie allo “Sblocca Italia”. Il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti firmerà in settimana il decreto dando l’ok all’avvio dei lavori, ma le proteste montano da tutte le parti.
Oltre al Comitato No Tap che con manifestazioni, eventi a tema e concerti, cerca di coagulare il consenso delle cittadini contro quest’opera faraonica, numerosi sono le dichiarazioni avverse della politica locale. Primo fra tutti il senatore di Sel Dario Stefàno il quale ha dichiarato: “Ritenere un’opera strategica è un conto, ignorare le motivazioni espresse dalla Regione, così come tutte le ipotesi di localizzazione alternative a San Foca, ventilate da Tap, è un altro”. Secondo Stefàno si apre ora “una fase delicata nel rapporto tra la comunità salentina e pugliese, e il governo che, presumibilmente, adotterà a breve il parere del Comitato Via nazionale. In attesa di conoscerne il contenuto, non c’è dubbio che siamo di fronte ad un conflitto di valutazioni che bisogna saper gestire”.
Durissima anche la presa di posizione di Barbara Lezzi, senatrice del Movimento 5 Stelle, la quale annuncia, per il 20 settembre, una manifestazione tra San Foca e Melendugno, alla quale saranno presenti i cittadini, i comitati, le associazioni e soprattutto le istituzioni che hanno a cuore il Salento. “Il governo -asserisce la senatrice- prosegue la sua campagna di menzogne intorno al gasdotto e mira ad asservire i cittadini con promesse di sviluppo, occupazione e risparmi in bolletta. Tap non porterà nuova occupazione, oltre ai 50 occupati a tempo determinato, come asserito dal manager Russo!”.
Se per la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori il Salento non può sopportare ulteriori emissioni nocive come quelle che verranno fuori dai camini della cabina di pressurizzazione, arriva dunque l’invito alla Regione a proseguire il percorso partecipativo annunciato con la popolazione. Parere favorevole all’opera è stato espresso dal presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, secondo il quale, con il parere positivo di Via espresso dal Ministero dell’Ambiente e l’accelerazione del governo Renzi. “L’approdo della Tap non è più un’ipotesi, ma una certezza -ha dichiarato Introna-: adesso anche il sistema Puglia deve fare un passo avanti. Regione, enti locali, forze sociali, movimenti e comunità devono recuperare il tempo perduto e assumere un ruolo per mitigare ogni possibile impatto, assicurando al territorio solo le ricadute positive.
No Tap: “Pronti i ricorsi alla procedura di Via”
“Il nulla osta tecnico, espresso dalla Commissione di Valutazione dell’Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente, non è ancora ufficiale”, ci racconta Gianluca Maggiore del Comitato No Tap, in quanto non esiste -per ora- una pubblicazione del parere stesso, ma solo un articolo comparso sul Il Sole 24 ore. “Il parere positivo è, tra l’altro, con prescrizioni -continua Maggiore- come circa il 95% dei pareri espressi dalla Commissione, ma questo non significa che l’opera sarà realizzata”.
Il parere di Via è uno dei tasselli dell’autorizzazione unica nazionale e a questo vanno aggiunti i pareri vincolanti di numerosi enti, tra cui la Regione Puglia, che ha già espresso parere contrario. “È già attivo, presso il Comune di Melendugno, un pool di legali -afferma Maggiore- che sta cercando, in attesa del documento definitivo, di mettere assieme le idee per effettuare i ricorsi alla procedura di Via e a tutti gli altri eventuali pareri, che saranno espressi nel corso della procedura nazionale”.
Intanto il Comitato No Tap non si ferma e, dopo gli eventi estivi di informazione e protesta, ha programmato due appuntamenti: il primo, il 13 settembre a Melendugno, coinvolgerà un insieme di associazioni e comitati provenienti da tutta Italia, che protestano contro la realizzazione di mega opere come la Tap. Il 17 settembre, insieme all’associazione “Re:common”, il Comitato No Tap incontrerà a Roma, alcuni attivisti per i diritti umani provenienti dall’Azerbaigian, paese governato da una dittatura e luogo di provenienza del gas destinato al nostro Salento.
Nicola Santoro