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Un futuro da opere d’arte

Non più grigi: la critica d’arte Cecilia Leucci lancia “PuncheOnArt”, contest per artisti i quali potranno proporre le loro idee per decorare i pali del filobus leccese 

 

Parlare del filobus a Lecce è, per molti, tuffarsi in un passato fatto di non-senso estetico. In questi ultimi giorni però è salita agli onori della cronaca una interessante iniziativa proposta da Cecilia Leucci, critica d’arte, dal titolo “PuncheOnArt” che ha come oggetto proprio i pali del filobus ed il loro anestetico grigiore KGB. Si tratta di un gioco di parole in cui l’ ”on” di “puncheon” (letteralmente “palo di sostegno”), diventa il raccordo tra l’arte e i piloni del filobus, tra la creatività e lo spazio cittadino, ma è anche un concorso d’idee internazionale per la realizzazione di pitture, installazioni, sculture e graffiti sui grigi pali che da qualche anno fanno tristemente parte del tessuto urbano leccese e che eliminare costerebbe troppo (a spese della comunità). 

Il costi del progetto potrebbe essere zero per il Comune, il quale dovrebbe semplicemente offrire il proprio placet per la decorazione e trovare qualche sponsor o magari partecipare a bandi europei come Europa Creativa, sviluppando partenariati internazionali che -anche in futuro- potranno garantire importanti scambi culturali alla città e che potranno potenziarsi grazie alle presenze artistiche internazionali che giungeranno a Lecce per il concorso. 

“È importante sottolineare -afferma Cecilia Leucci- che dei quasi mille pali presenti a Lecce, solo una parte sarà infine decorata e la selezione, basata su analisi d’impatto estetico ed ambientale delle opere, avverrà previa fondamentale consulenza da parte di urbanisti, paesaggisti ed architetti che avranno il compito di individuare le aree più adatte all’intervento artistico, nelle quali l’arte contemporanea non contrasti con l’architettura dell’intorno, come ad esempio viale Brindisi, viale Leopardi o viale Rossini. Per favorire la circolazione ed evitare disagi alla popolazione, si potranno decorare primariamente i pali presenti su isole e rotatorie. In alternativa si può pensare di chiudere al traffico alcuni tratti stradali in concomitanza ad eventi particolari (domenica in bicicletta, giornata dell’arte, giornata ecologica, etc.)”. 

L’iniziativa, inutile dirlo, si presta a facili critiche. A questo proposito Leucci afferma: “È comprensibile che alcuni leccesi appaiano titubanti e dubbiosi posso, però, garantire che nell’iniziativa verranno coinvolti professionisti ed esperti nazionali ed internazionali il cui compito sarà proprio quello di fissare dei criteri di selezione ed esecuzione (qualità, originalità, tecnica, riproducibilità e contenuto progettuale) in grado di far convivere le opere con la storia e l’architettura cittadine e di integrarsi ad esse senza brutture né prevaricazioni visive, ma anzi, contribuendo ad una positiva trasformazione ed evoluzione artistica della città”. 

 

Fabio Antonio Grasso