Il sindaco Astore ha comunicato all’assemblea la nuova Giunta ed ha tracciato le nuove linee programmatiche di fine mandato grazie alle quale i due prota-antagonisti si sono ri.ri.riunificati (forse manca un ‘ri’). Ma smontiamo subito la favola di un accordo, chiamiamolo pure super-inciucio, cercando di capire perché ciò che è successo è inspiegabile sotto l’aspetto democratico, politico, amministrativo e storico.
Democratico: c’è una maggioranza che non è quella uscita dalle urne elettorali che è stata imposta e, se è vero che l’elettore è sovrano e legittima chi deve governare, il passaggio successivo, la considerazione successiva, che in democrazia va fatta, è che questo Consiglio governerà in maniera illegittima proprio perché non rispetta la volontà dell’elettore.
Politico: c’è un centrosinistra che è palesemente andato in soccorso di una maggioranza di centrodestra alla vigilia delle elezioni regionali.
Amministrativo: c’è da essere scettici perché ciò che non si è fatto in tre anni e mezzo non lo si farà in un anno e mezzo (me la auguro come cittadino!); perché è un programma vario quanto vuoto (sono più le cose da attivare che quelle da realizzare e la differenza è sostanziale); perché c’è da scommettere sulla durata della tenuta politico-amministrativa di questa maggioranza.
Storico: da vent’anni la storia politica dei protagonisti ci ha dimostrato che queste “amorevoli, elettorali, programmatiche” fiducie durano il tempo occorrente per preparare delle altrettante “ostili, postelettorali, riprogrammatiche” controsfiducie.
È insostenibile che, dopo aver diviso i concittadini con programmi, politica, corte dei conti, incompatibilità (sino ai tre gradi di giudizio più il Tar) ecc., si dica agli stessi: adesso “tutto ciò è per il vostro bene”. Come conciliare poi le posizioni tanto diverse sugli impianti di biostabilizzazione? Lo si potrà fare sul piano retorico ma non su quello pratico. Ed a questo proposito si pensi piuttosto al rilascio dell’agibilità dell’edificio delle scuole elementari o a alla riunificazione delle due case comunali. Per tutte queste considerazioni ho consegnato il mio certificato elettorale al sindaco, non per offenderlo nella sua rappresentanza istituzionale, ma per stimolarlo a porre più attenzione al rispetto delle volontà e delle esigenze dell’elettore.
Cambiano le maggioranze, cambiano gli assessori ma una cosa sono certo resterà costante: la puzza.
Massimo Gravante
Consigliere comunale indipendente di opposizione