Dopo la sistemazione della pavimentazione di piazza Castello sarà ristrutturata anche la sede municipale, i cui lavori di recupero sono iniziati da qualche giorno
Al via i lavori alla vecchia sede distaccata del Municipio di Tricase, per dare più decoro e funzionalità ai servizi di Stato civile e anagrafe. L’immobile a primo piano, chiuso da anni al pubblico, a causa dei solai dei vari vani lesionati e per effetto di continue infiltrazioni d’acqua piovana, da oltre 15 anni versava in uno stato di degrado e di abbandono, tanto da essere dichiarato inagibile. L’intervento non è stato mai possibile effettuarlo per mancanza di fondi e più volte è stato oggetto di contestazioni e lamentele dei cittadini, nonostante le sollecitazioni rivolte alle varie amministrazioni. Ora, per volontà dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Musarò ed in primis per l’impegno della presidente del Consiglio, Tina Ciardo, di concerto col consigliere comunale Agostino Longo, delegato per la frazione di Depressa, la sede per i servizi anagrafici sarà riqualificata.
Le opere appaltate affidate all’impresa Antonio Piscopiello, riguardano la ristrutturazione con l’annessa torre dell’orologio civico, la sistemazione dei vani a piano terra e a primo piano con i relativi servizi e balconcino che si affaccia su piazza Castello. L’esecuzione dei lavori, iniziati da qualche giorno certamente tendono a migliorare le prestazioni di confort e di contenimento energetico mediante la integrale sostituzione degli infissi, la realizzazione di idoneo strato di coibentazione sul lastricato solare e la realizzazione di un impianto di riscaldamento con alimentazione a gas naturale, adeguando tutto l’immobile a norma di sicurezza.
Il progetto redatto dall’ingegnere Vito Ferramosca, con la collaborazione dei geometri Biagio Accogli e Francesco Cassiano prevede infine il rifacimento completo della pavimentazione a piano terra e nuovi impianti ai servizi igienici e tutto dovrebbe essere funzionale a fine ottobre prossimo. “Finalmente è giunta l’ora che le istituzioni su muovessero -sottolinea un residente nella frazione di Depressa, Antonio Rizzo-, poiché in tanti anni non abbiamo mai visto luce. E dopo tanti vibranti proteste per un intervento radicale, anche la nostra piccola cittadina comincia ad essere presa in considerazione, anche per dare un maggiore decoro a turisti e villeggianti. Il che non ci sembra vero”.
Giovanni Nuzzo