Cerca

Il centro storico si “rigenera”

Ammesso a finanziamento il progetto di “Rigenerazione Urbana” presentato dal Comune. Il programma prevede il recupero del centro storico e di contrada Pietra Bianca
 
Casarano è uno dei 14 comuni dell’intero territorio regionale ad essere ammesso senza riserve al finanziamento del progetto di “Rigenerazione Urbana”. Un intervento senza precedenti che prevede il recupero urbanistico e sociale sia del centro storico della città sia della popolosa contrada di Pietra Bianca. “Quello approvato dalla Regione -spiega l’assessore all’Urbanistica, Attilio De Marco- è certamente un progetto nuovo, ma che riprende i contratti di quartiere già redatti dall’amministrazione Venuti. Gli interventi che si possono finanziare sono tanti, dalla ristrutturazione dei palazzi strategici del centro storico, come Palazzo D’Elia e Palazzo De Judicibus (nella foto), alla risistemazione del basolato, compresi i sottoservizi. Tuttavia -conclude De Marco- ogni decisione in merito agli interventi da eseguire ed alla priorità da assegnare loro dovrà scaturire dalla più ampia partecipazione della cittadinanza”.
“I capisaldi del progetto -aggiunge dal suo canto il sindaco Ivan de Masi- sono la partecipazione dei cittadini ai processi di rinnovamento, la riconversione ecologica della città e l’integrazione tra periferia e centro antico. Non si tratta un insieme di interventi tesi alla semplice ristrutturazione di piazze o immobili, ma di un progetto che va ad inquadrarsi in un ambito ben più articolato e complesso che riguarda l’aspetto socio-economico della città. È chiaro che, in questo caso, l’urbanistica incrocia le strade della sociologia e l’architettura quelle dell’antropologia. Proprio per questo garantiremo ogni forma di partecipazione, attraverso un curatore urbano, che favorirà la democratizzazione dei processi decisionali alla base di ogni singolo intervento. Non a caso la rigenerazione urbana, così come l’abbiamo concepita, passa per un modo di intendere l’architettura non in termini di ridefinizione estetico-funzionale di spazi formali, ma come un complessivo ripensamento del rapporto tra l’uomo e ciò che lo circonda. In tutto ciò è determinante il coinvolgimento dei cittadini, attraverso la realizzazione di laboratori urbani in grado di animare la vita socio-economico-culturale della città”. 
 
Daniele Greco