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Via libera alla “formazione turistica innovativa”

Il Commissario prefettizio dà esecutività ad un progetto finalizzato a potenziare il sistema di accoglienza e incrementare la qualità dell’offerta turistica 
 
Il Comune di Tricase lo scorso anno ha elaborato un progetto di “Formazione turistica innovativa” in partenariato con il Gal (Gruppo Azione Locale) e con la Fondazione Campus di Monte San Quirico in provincia di Lucca, per un importo complessivo di 75mila euro. Il progetto coinvolge specificatamente i Comuni aderenti al Gal “Capo Santa Maria di Leuca” e si propone di realizzare un programma di alta qualificazione degli operatori turistici nell’area del Salento, al fine di migliorare il sistema di accoglienza e incrementare la qualità dell’offerta e la competitività del territorio. 
In questi giorni il Commissario prefettizio ha dato esecutività con un’apposita delibera al progetto In particolare, il personale sarà formato attraverso un percorso formativo di riqualificazione orientato al marketing, alle lingue straniere e alla consapevolezza delle risorse territoriali, anche attraverso la riscoperta e la valorizzazione delle tradizioni locali. Ma sarà studiata anche l’organizzazione di viaggi educational con finalità formative in Toscana presso la fondazione Campus di Lucca. Operatori turistici pubblici e privati, artigiani e commercianti salentini si confronteranno con quelli toscani per meglio apprendere modalità gestionali ed operative replicabili. Referente del progetto del Comune di Tricase sarà la dottoressa Maria Rosaria Panico, vicesegretaria di Palazzo Gallone, mentre il Gal ha come responsabile il direttore Giosuè Olla Atzeni.
Il contesto territoriale della città di Tricase si presenta assai ricco di testimonianze del passato. Basti ricordare il Castello dei principi Gallone, la chiesa matrice con le sue opere architettoniche, scultoree e pittoriche, la splendida chiesa conventuale dei Domenicani, il convento dei Frati Cappuccini, il castello dei Conti Del Balzo a Caprarica, l’antico borgo di Sant’Eufemia e la cripta del Gonfalone del IX secolo. Ed ancora, il castello dei baroni Trane di Tutino, dei Winspeare di Depressa, la Quercia Vallonea. Senza dimenticare la lunga costa che si stende per 8 km con le località balneari di Tricase Porto e Marina Serra prese d’assalto dai turisti.
Un ricco patrimonio storico, artistico, ambientale e culturale che costituisce uno dei pilastri della sostenibilità del turismo per favorire al meglio le dinamiche di rete fra i vari settori della comunità. Tutti ora sperano che vi saranno delle ricadute sui flussi turistici e che potranno rappresentare uno sviluppo del territorio e un’ immagine nuova alla città. Ecco la ragione per i quali gli amministratori comunali puntano alla formazione per una strategia che potrebbe risultare vincente sia nell’immediato, che nel medio e lungo termine. 
Insomma, si scommette tutto sulla principale ricaduta sociale sul territorio nel formare risorse umane competitive nel mercato turistico nazionale e internazionale. Operatori altamente qualificati e di eccellenza in grado di sviluppare positivi flussi turistici. Ora, dopo l’adozione della delibera commissariale, si attende il cofinanziamento da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo.
 
Giovanni Nuzzo