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Una città che non dorme mai

I cittadini residenti nel centro di Lecce continuano a cercare un dialogo con le istituzioni, per raggiungere una pacifica convivenza con esercenti e avventori della vita notturna del capoluogo 
 
Prosegue la crociata di Leccentro, il blog che da voce ai cittadini del centro storico di Lecce, dopo l’istanza presentata il 3 maggio scorso per sollevare la questione della tutt’altro che facile coabitazione tra residenti del centro e popolo della notte. Il comitato ha già incontrato nelle scorse settimane il prefetto Giuliana Perrotta e il questore Vincenzo Carella, ed è in attesa d’esser ricevuto dal sindaco Paolo Perrone, anche lui destinatario del documento. L’ultimo aggiornamento del blog è datato 26 maggio ed è una replica alle dichiarazioni dall’assessore Luciano Battista pubblicate nei giorni scorsi sulla Gazzetta del Mezzogiorno. Se infatti l’assessore alle Attività Produttive trova fuori luogo i riferimenti ai controlli, i cittadini trovano “assolutamente intollerabile” l’invito di Battista alla tolleranza della vita notturna che fa parte dell’economia della città, alla pazienza e alla collaborazione, e ribattono: “Noi non chiediamo uno stato di polizia né, come abbiamo ribadito più volte e non ci stancheremo di farlo ancora, chiediamo una città ‘oratoriale’. Siamo rispettosi del lavoro dei tanti proprietari e gestori e consci della congiuntura di crisi che non accenna a finire. Quello che chiediamo è proprio che il lavoro innovativo, onesto e rispettoso venga premiato, senza ledere il diritto alla salute dei cittadini né quello al lavoro dei commercianti”.
In effetti i controlli ci sono e continuano ad esserci, come precisa anche il comandante della Polizia municipale Donato Zacheo: “Da un punto di vista organizzativo ogni venerdì o sabato facciamo dei controlli di carattere generale -sottolinea Zacheo-. E adesso ci organizziamo con il progetto sicurezza, per dare la possibilità che si svolga tutto nel migliore dei modi”. Se ne saranno resi conto anche i clienti del Barroccio, noto locale sito in prossimità dell’Obelisco, quando hanno visto sfumare l’appuntamento musicale previsto per la serata di venerdì. Circa due ore di controlli da parte degli agenti, poi la contestazione della strumentazione utilizzata per l’erogazione della musica (due casse e un mixer). “La contestazione riguarda la strumentazione, che se non è quella indicata nell’autorizzazione alla musica, va incontro alla multa -spiegano i proprietari-. Pensavamo il problema fosse legato ai decibel, invece non è quello. Poi il problema, da quello che ho capito, è a che lecce ci sia un po’ di confusione. Pare che a Lecce manchino i piani della città in cui si decidono le zone, i luoghi, periferia, centro, dove si può fare musica e dove non si può”. Una confusione che rischia di danneggiare oltre alla salute pubblica, anche il lavoro degli stessi esercenti.
 
Valentina Zammarano