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“Franìte: il Piano regolatore può essere cambiato”

Il Coordinamento per la tutela del territorio magliese replica alle dichiarazioni espresse due settimane fa dal sindaco Fitto sulle pagine di Belpaese in merito alla soluzione proposta per l’area verde alle porte della città 

 

Il “comparto della discordia” colpisce ancora. Questa volta tocca ai componenti del Coordinamento per la tutela del territorio magliese, il comitato costituitosi recentemente (composto da Arci Biblioteca di Sarajevo, Coordinamento civico per la tutela del territorio, Forum Ambiente e salute, Amici Movimento Cinque Stelle Maglie, Movimento La Puglia per Vendola Maglie, Partito Democratico Maglie, Per Cambiare Maglie, Sinistra Ecologia e Libertà Maglie, Tribunale diritti del malato Maglie, Unione di Centro Maglie, Wwf Terra d’Otranto), replicare alle dichiarazioni rilasciate al nostro settimanale due settimane fa dal sindaco Antonio Fitto, il quale ha dato ampie rassicurazioni sul risultato, ottenuto con la collaborazione dei 14 proprietari, che consentirà al Comune di acquisire la proprietà del viale, ponendo le basi per il futuro Parco delle Franìte. 

Con una nota ufficiale i membri del Coordinamento arrivano subito al sodo: “Il sindaco Fitto sa di mentire quando pubblicamente afferma che l’inosservanza del Piano Regolatore porterebbe l’Amministrazione a conseguenze legali con i 14 proprietari dei lotti. Il Piano Regolatore può essere modificato in ogni momento per seguire i mutamenti delle esigenze della popolazione, che si è ridotta al di sotto delle 15mila unità e non sussiste più quella necessità di edificare che aveva portato alla redazione di quel Piano. Ad oggi, non è sorto alcun diritto in capo ai proprietari e la modifica del Piano non porterebbe alcuna conseguenza legale per l’Amministrazione”. 

In merito “salvataggio” del viale delle Franìte anche lì hanno da ridire: “Lo stesso Piano Regolatore prevedeva già che l’80% del viale fosse salvo ed espropriabile, in quanto già parte del comparto destinato a Parco Urbano; mentre il restante 20% era anch’esso già tutelato come area di rispetto del Menhir Croce Muzza (attorno al quale, come evidenziano gli stessi progettisti, è vietato costruire nel perimetro di cento metri). Inoltre la cessione non sarà gratuita perché comporterà, come contropartita, il sostenimento da parte del Comune degli oneri di urbanizzazione: noi magliesi per avere il Viale dovremmo pagare, al posto dei proprietari, con le nostre tasse, le strade, i parcheggi, le reti idriche, elettriche e fognarie”.