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Stop a manifesti e volantini selvaggi in città

Un’ordinanza del Settore Tecnico pone rigidi limiti alla diffusione indiscriminata di materiale pubblicitario sul territorio comunale 
 
In un’ottica di rispetto dell’ambiente e di decoro urbano, il Settore Tecnico del Comune di Poggiardo, nella persona del responsabile Maurizio Bortone, ha emesso negli scorsi giorni l’ordinanza n.1/2012 con la quale si impone il divieto di distribuzione di volantini, manifesti o altro materiale pubblicitario. Il divieto si rivolge a tutti, privati cittadini, attività commerciali ed enti senza scopo lucro; è fatto divieto quindi di effettuare in tutto il territorio comunale, pubblicità mediante volantinaggio, affissione di manifesti sui pali dell’illuminazione pubblica o della segnaletica stradale, sugli alberi o su qualsiasi altro supporto murale o strutturale, deposito a terra negli spazi pubblici o aperti al pubblico, antistanti le abitazioni, condomini o attività, nonché sotto le porte di accesso alle abitazioni e nelle cassette della posta, sulle autovetture oppure con il lancio indiscriminato su tutto il territorio comunale, se non dietro autorizzazione e secondo particolari norme. 
Poggiardo si conforma quindi a quanto stabilito da molti altri comuni salentini, di cui abbiamo già discusso in Belpaese del 23 aprile 2011. “Il provvedimento -spiega il sindaco Giuseppe Colafati- è in sintonia con le politiche che questa amministrazione comunale, sin dal suo avvio, ha inteso perseguire in tema ambientale e, conseguentemente, di educazione civica. Poggiardo e Vaste sono due centri di grande bellezza che va assolutamente tutelata. Il volantinaggio indiscriminato e senza alcuna regola, oltre che sporcare la nostra città, può generare conseguenze pericolose per l’incolumità dei cittadini, nonché un  ulteriore aggravio di costi per la comunità a causa dello spazzamento”. 
“L’ordinanza ha tenuto conto di un giusto contemperamento tra le esigenze di promozione delle attività commerciali ed il rispetto dell’ambiente e del decoro urbano -afferma invece l’assessore all’Ambiente, Alessandro De Santis-. Molto spesso, infatti, lo spazzamento stradale viene parzialmente vanificato dal volantinaggio selvaggio. Le carte raccolte con lo spazzamento, inoltre, non rientrano nel ciclo della raccolta differenziata; questo determina un danno ambientale ed un aggravio dei costi per il Comune e, di conseguenza, per tutti i cittadini”.
 
Alessandro Chizzini