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Nuova farmacia: sì, ma dove?

Entro pochi mesi potrebbe aprire una quinta farmacia sul suolo comunale. Ma già da ora non mancano le diatribe sulla sede, che potrebbe essere anche essere la frazione di Morigino
A Maglie le farmacie a servizio del territorio diventeranno cinque. Merito delle nuove disposizioni in ottica di liberalizzazioni messe a punto dal Governo Monti che abbassano il numero di abitanti utile per far scattare il nuovo esercizio: si passa infatti dai 4mila ai 3.300.
La questione però rischia di diventare spinosa a causa della storica distribuzione delle rivendite sul territorio comunale, come ha fatto notare nei giorni scorsi il consigliere Antonio Giannuzzi: “Una è situata a nord-est e una a sud-est oltre alle due rimaste in centro; nessuna farmacia è localizzata ad ovest della città che è, poi, la parte maggiormente popolata con prossimo importante nuovo sviluppo abitativo, come da previsione del Prg. Ci si aspettava che, in quest’occasione, la lacuna potesse essere colmata, ma l’amministrazione, con una lettera datata 23 aprile, ha comunicato alla Regione e agli altri organi interessati, l’intenzione di localizzare la nuova farmacia nella frazione di Morigino”.
Da qui l’invito del consigliere all’Amministrazione comunale di ritornare sui propri passi e a individuare una sede più idonea. Per il sindaco Antonio Fitto quello di Giannuzzi è solo allarmismo: “Sono state avviate tutte le procedure necessarie per rispettare le indicazioni provenienti dalla Regione che parlano di ‘garantire l’accessibilità del servizio farmaceutico anche a quei cittadini residenti in aree scarsamente abitate’. Abbiamo raccolto non solo i pareri dei farmacisti ma anche della Asl e di altri organi e si arriverà ad una decisione equilibrata con la determinazione della sede. Si terrà conto di ogni particolare compreso il fatto che i cittadini di Morigino si servono presso la vicina farmacia di Cursi. Entro una decina di giorni comunque appena arriveranno i diversi pareri si sceglierà con criterio e attenzione”.
Il sindaco ha escluso che la nuova farmacia possa essere comunale in quanto una modalità non prevista dai regolamenti appena entrati in vigore.