La corsa agli acquisti in Puglia è partita il 5 gennaio scorso, e come sempre non mancano gli inviti alla prudenza da parte della associazioni di consumatori per evitare di incorrere in possibili “fregature”. Il decalogo del Movimento Difesa del Cittadino
Attesi come manna dal cielo e praticati (sottobanco) già prima dell’avvio ufficiale, arrivano con l’inizio del nuovo anno i saldi. “Prassi” commerciale praticata per la delizia dei commercianti e dei loro clienti, i saldi, però, nascondono insidie e, con queste, possibili “fregature”. Sono molte le associazioni di consumatori nonché i vari movimenti a difesa del cittadino che in questi giorni si prodigano per dispensare consigli e decaloghi in modo da affrontare la contingenza nel migliore dei modi. Tra le tante emerge la proposta dell’Mdc, il Movimento Difesa del Cittadino che per l’occasione ha aperto lo sportello “Pronto Saldi 2010”, dove è possibile ricevere consulenza ed informazione inviando una semplice e-mail.
La corsa agli acquisti in Puglia, nonostante la crisi economica non offra segnali positivi (e questo per la verità ormai da troppo tempo!) è già scattata alla grande il 5 gennaio scorso, ed in tutta la regione agli ingressi dei negozi più in o alla moda, si sono formate lunghe code di acquirenti. Miracolo, visti i tempi. Prima del grande affare o dell’acquisto a prezzo scontato, è bene comunque rispolverare l’abc del saldo, tra leggi, comportamenti, diritti e qualche dovere. Esiste una legge specifica che detta le regole di svolgimento per gli acquisti in saldo, le cosiddette vendite straordinarie disciplinate dall’articolo 15 del decreto legislativo 114 del 1998, ma sono le singole regioni, poi, a fissare a livello locale i periodi e la durata della “promozione”.
Sono cinque i punti fondamentali da tenere sempre presente.
– Cambio della merce e diritto di recesso. La possibilità di effettuare il cambio del capo è a discrezione del negoziante a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In tal caso vi è l’obbligo per il venditore di eseguire la riparazione o provvedere alla sostituzione del capo in oggetto o ove non sia possibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Non è assolutamente vero infatti che i capi in saldo non possono essere cambiati (decreto legislativo del 2002) per cui si suggerisce di diffidare da cartelli o messaggi che affermano il contrario. È comunque importante conservare sempre lo scontrino per un’eventuale sostituzione entro il termine di due mesi dalla data in cui è stato scoperto il vizio.
– Attenzione ai finti saldi. I capi proposti in saldo possono essere oggetto di notevole deprezzamento se non venduti entro un dato termine. Per evitare di incorrere in un acquisto scontato ma di merce considerata “resto di magazzino” è importante sapere che i veri saldi sono quelli applicati su merce della stagione che sta finendo. Per cui viene spesso suggerito di acquistare principalmente nei negozi di fiducia, tenendo presente che se lo sconto supera il 50% c’è il dubbio che si tratti di un capo delle stagioni passate.
– Controllare etichetta e cartellini. È da evitare l’acquisto di prodotti senza etichetta. I cartellini della merce infatti vanno analizzati con attenzione per verificare innanzitutto che vi sia il prezzo di partenza del capo, quello scontato e il valore in percentuale dello sconto applicato e confrontati il prezzo vecchio e quello ribassato eventualmente chiedendo spiegazioni al venditore sulla misura dello sconto praticato.
– Pubblicità, vetrine e manifesti. Fondamentale è diffidare dei negozi che coprono le vetrine con enormi manifesti e non permettono di vedere la merce esposta e che risultano poco chiari. Le asserzioni pubblicitarie devono essere in grado di dimostrare la veridicità delle affermazioni e devono essere esposte attraverso una veste grafica che non inganni il consumatore.
– Pagamento con carta di credito e pos. Il pagamento può essere effettuato con carta di credito e Pos solo se è esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la convenzione.
Daniele Greco