Cerca

Riserve “naturali” di pesca a Cutrofiano

Scoperti dei pesci all’interno di alcune cave dismesse diventate veri e propri laghetti di acqua piovana 
 
Per moltissimi salentini, la pesca è una divertente e rilassante passione, oltre ad un vero e proprio lavoro, potendo contare sugli oltre 200 chilometri del perimetro costiero che racchiude la penisola; d’altronde, il mare è l’unico ambiente acquatico del nostro territorio con il quale è possibile dedicarsi a questo hobby. O forse no? 
In effetti, in agro di Cutrofiano si è creata una situazione alquanto surreale e particolare. Quel territorio è infatti ricco di cave utilizzate in passato per l’estrazione del tufo, ma una volta dismesse, sono diventate dei contenitori di acqua piovana, grazie soprattutto al terreno argilloso e alla probabile presenza di sorgenti. Alcune di queste cave sono così diventate dei piccoli laghi e, in quanto tali, qualcuno ha pensato di riversarci in alcune di esse un certo quantitativo di pesci rossi e, secondo alcuni, anche qualche carpa. Questo nuovo ecosistema ha così spinto molti abitanti del posto a recarsi in quei luoghi e praticare della sana e divertente pesca sportiva; sicuramente qualcosa di inusuale e particolare per una cittadina situata al centro del Salento, come Cutrofiano. 
La situazione creatasi non è passata inosservata all’attenzione della Sezione sud Salento di Italia Nostra che si è espressa tramite il presidente Marcello Seclì: “L’area in questione coincide con la località Lustrelle per la quale la precedente Amministrazione comunale aveva previsto un particolare intervento di riqualificazione ambientale. Queste operazioni hanno sviluppato un fenomeno di subsidenza che ha a sua volta creato una sorta di habitat molto interessante sotto l’aspetto acquatico. Qualcuno, poi, si è divertito a immergerci dei pesci. Difficile comunque stabilire al momento se possano esserci conseguenze per l’ecosistema; è molto più probabile che siano i pesci a subire gli effetti di questa nuova realtà, piuttosto che crearli. Ad oggi, non sembra ci siano i presupposti per considerarlo un problema rilevante”. 
Il nuovo habitat di Cutrofiano rappresenta una realtà forse unica in tutto il territorio salentino e ciò potrebbe avere ripercussioni positive a livello economico-istituzionale. Recentemente, l’ente gestore del Parco Regionale Otranto-Leuca ha proposto di inserire nella propria area di competenza anche la cava di bauxite di Otranto, anch’essa divenuta col tempo un piccolo ambiente acquatico, e non si può escludere un interessamento anche per l’area di Cutrofiano. 
 
(A.C.)