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Panico tra i commercianti leccesi dopo il blitz della Guardia Di Finanza

I controlli dello scorso fine settimana hanno portato a galla una situazione intollerabile: su 15 esercizi ispezionati solo in un caso è stato emesso lo scontrino fiscale
 
Il battesimo fu a Cortina D’Ampezzo, dove il primo vero blitz degli ispettori della Guardia Di Finanza dalla costituzione del Governo Monti, portarono allo scoperto un colossale raggiro ai danni dell’erario. Il 300% di fatturato in più rispetto al giorno prima. Un’impennata inaudita, non dovuta ad un aumento della domanda, bensì al terrore di essere scoperti con le mani nella marmellata. Da allora si è cominciato a parlare di “operazioni terroristiche” da parte dello Stato. Ma Attilio Befera, presidente di Equitalia,  non ha battuto ciglio, ed i blitz sono oramai divenuti una costante. 
A Lecce, non è stato diverso. Ma, fortunatamente, nel capoluogo salentino si è instaurato un circolo virtuoso che ha portato molti cittadini a segnalare quegli esercenti che non emettono assiduamente lo scontrino fiscale. Lo scorso fine settimana, quindici esercizi commerciali sono stati oggetto di ispezioni da parte di pubblici ufficiali in borghese. Bene, solo uno è risultato in regola, 14 invece non hanno emesso lo scontrino. Un malcostume intollerabile, ben più ampio di quanto si potesse immaginare. I controlli, tra l’altro, si sono dipanati su un ventaglio di categorie: quattro negozi di abbigliamento, tre minimarket, tre fiorai, due pizzerie ed due ambulanti. Quindi, nessun settore può sentirsi escluso. 
Il sommerso, dopo un’attenta analisi, raggiungerebbe il 50%. Una stima per difetto, assolutamente. E, per coloro che parlano di controlli effettuati su cifre insignificanti, ecco la migliore delle risposte: i controlli sono stati effettuati solo su acquisti da 50 euro in su. Per gli evasori sono scattate multe da 170 euro da pagare entro sessanta giorni. Qualora la scadenza non venisse rispettata, la sanzione si moltiplicherebbe fino a toccare i 500. I 14 che non hanno emesso lo scontrino sono finiti nella cosiddetta “black list”; dopodiché, nel caso l’inadempimento venisse reiterato in altre tre situazioni nel corso di 5 anni, la sanzione consisterà nella sospensione della licenza. Insomma, siamo di fronte ad un giro di vite che promette di non conoscere tregua. Ma a preoccuparsi devono essere solo coloro che fanno della Legge un occasionale optional. 
 
Francesco Covella