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Rifiuti e società partecipate: al via il secondo capitolo della spending review

Al taglio dei compensi dei membri del Cda di Sgm e dell’auto blu per il direttore della Lupiae Servizi si aggiunge la riduzione del 15% delle ore lavorative per i dipendenti di Axa ed Ecotecnica 

 

Nuovo capitolo per la spending review che l’Amministrazione comunale di Lecce è obbligata ad applicare per evitare il dissesto. Dopo i tagli annunciati a dipendenti e dirigenti di Palazzo Carafa è adesso la volta di Axa ed Ecotecnica, le società incaricate della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nella città di Lecce, con le quali Paolo Perrone intende recuperare 2 milioni di euro sui costi dell’appalto. Agli operatori ecologici dipendenti delle due società è stato chiesto infatti un taglio sulle retribuzioni del 15%: dal 1° aprile infatti i dipendenti lavoreranno 16 ore in meno al mese (con  una relativa perdita in busta paga di 200-250 euro). Una proposta giudicata inaccettabile da parte dei sindacati che hanno già annunciato battaglia. Il timore è ora quello di una riduzione della qualità del servizio reso ai cittadini, che già in passato hanno avuto a che fare con emergenze rifiuti in città a causa delle proteste degli addetti. 

Occorre ricordare che il servizio di raccolta dei rifiuti urbani a Lecce procede da tre anni in regime di proroga per Axa ed Ecotecnica, ed attualmente non è possibile proporre un nuovo appalto a causa del ricorso presentato al Consiglio di Stato dalla Monteco, azienda esclusa dalla precedente gara. Eppure proprio un nuovo appalto, con il relativo avvio della raccolta differenziata porta a porta garantirebbe un risparmio “fisiologico” per le casse comunali. 

Ma non è solo sul fronte della raccolta dei rifiuti che si gioca la partita dei tagli alle spese: Mino Frasca (nella foto a sinistra), presidente di Sgm, ha annunciato di voler proporre al prossimo Consiglio di amministrazione della società partecipata al 51% per cento dal Comune di Lecce, un taglio di un quinto dei compensi dei quattro componenti del Consiglio di amministrazione, lui compreso. Le retribuzioni vanno oggi dai 39 mila e 200 euro del presidente ai 13 mila e 200 euro di Francesca Conte e Ruggero Paladini, mentre Andrea Pasquino riscuote 13 mila e 50 euro. 

Anche nella Lupiae Servizi, altra partecipata del Comune di Lecce, si respira un clima all’insegna del risparmio. Nata nel 1999 per gestire in house numerosi servizi della città di Lecce come la manutenzione e custodia degli immobili comunali, delle strade e del verde pubblico, i servizi sociali, la gestione degli asili nido, dei musei e dei monumenti, vede oggi i propri conti in rosso e proteste da parte del personale per i ritardi nei pagamenti. Il direttore generale, Piero Scrimieri (nella foto a destra), si oppone alle polemiche che hanno scosso l’opposizione, sull’utilizzo di una Mercedes come auto di servizio, un benefit previsto dal suo contratto che costa a noleggio 9mila euro all’anno, e ha dichiarato di voler recedere dal contratto di noleggio. In questi giorni dovrebbero essere ufficializzati il nuovo consiglio di amministrazione e il collegio dei revisori della società, il cui costo complessivo sarà di 60 mila euro. 

Oriana Rausa