L’Amministrazione comunale si fa carico delle spese di un alloggio per i due cittadini costretti a vivere per strada in via Vecchia Surbo
Una storia a lieto fine, sotto Natale, ci voleva proprio. La tanto attesa notizia di un alloggio per Ugo e Iolanda è arrivata con un tempismo perfetto. Il comune di Lecce ha finalmente deciso di farsi carico dei due concittadini costretti finora al ‘freddo e al gelo’ del loro Fiorino, unico riparo di cui disponevano. Si scrive così la parola fine sulla vicenda che da più di un mese rendeva il Natale leccese un po’ più triste.
I coniugi Mennuni e Bufalino, Ugo e Iolanda appunto, sfrattati per morosità dal loro appartamento, vivevano da oltre un mese per strada. Lei cardiopatica, lui avanti con gli anni, si riparavano nella loro vettura, circondati dalle poche masserizie di cui dispongono. Lontani dai tre figli, affidati a famigliari, conducevano la loro quotidiana battaglia contro il disagio e la povertà. Ai margini della città, in una periferia dimenticata, lontana dalle luci della festa, il loro ‘presepe vivente’ attirava pochi sguardi. Ad occuparsi di loro soprattutto Beniamino Piemontese, un cittadino come tanti, che avendo preso a cuore il loro caso, da tempo cercava di richiamare l’attenzione della società civile e dell’Amministrazione su questo ennesimo caso di povertà. Dopo un tam tam mediatico, dopo l’interessamento della Caritas Diocesana e di alcuni amministratori, finalmente si è trovata una soluzione: i due coniugi saranno ospitati in un alloggio di Casa Emmaus a spese del Comune.
Una vicenda però che è ben lontana dall’essere sbrogliata. La signora Iolanda risulta infatti assegnataria di un alloggio popolare. Dalle poche notizie che si hanno, sembrerebbe però che questo sia occupato abusivamente da altri inquilini. Una situazione dai contorni poco chiari ed ancora in via di accertamento. Quel che si sa è che al momento non esiste nessuna denuncia da parte della signora Iolanda a carico degli occupanti, cosa che lascia spazio ad una serie di ipotesi non proprio edificanti.
Sul caso, che non ha mancato di alimentare anche polemiche all’interno di Palazzo Carafa, è di recente intervenuto anche l’assessore Attilio Monosi, che in una nota ha lanciato i suoi strali soprattutto in direzione di Antonio Rotundo, consigliere dell’opposizione, autore di una dura interrogazione sul tema.
In attesa che il nodo dell’alloggio popolare venga sciolto, questo risultato resta comunque il migliore. Ne è convinto lo stesso Piemontese, che con tono entusiasta ha affermato: “Dopo un’intensa e movimentata giornata fatta di colloqui, incontri ed audizioni, è arrivata la decisione della Commissione comunale ai Servizi Sociali di offrire a spese del Comune un’abitazione alla famiglia di questi cittadini bisognosi ed indigenti. Si approssima il Santo Natale, e sembra che potremo sentire davvero un’aria di festa sapendo che i signori Ugo e Iolanda ed i loro familiari hanno un tetto in cui riunirsi di nuovo e raccogliersi per vivere”.
Melissa Perrone