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Prove tecniche di alleanze per le amministrative 2012

Nel centrodestra e nel centrosinistra si pensa alle primarie. La Poli sfida Perrone (“Sono pronta”). Intanto, è ufficialmente nato il Terzo Polo e Antonio Capone corre in solitario con la sua lista civica 
 
Sul fatto che si sarebbe prospettata una corsa a tre, in tanti ci avrebbero scommesso. Centrodestra, centrosinistra e Terzo Polo, per le prossime amministrative leccesi. L’ufficialità viene proprio dalla presentazione alla stampa di quest’ultimo, nei giorni scorsi. Un Terzo Polo, questa volta, monco. Non c’era, infatti, la lady che alle provinciali ne era stata l’anima: Adriana Poli Bortone, ormai decisa a giocarsi con Paolo Perrone la candidatura nel centrodestra attraverso le primarie. “Una sua scelta”, ha commentato freddamente il segretario provinciale dell’Udc, Totò Ruggeri, ricordando di non riconoscerla più «da almeno otto mesi”. 
Il grande progetto del Terzo Polo con a capo Adriana Poli è dunque venuto meno. Pazienza, avrà detto Ruggeri, che caldeggia però un’ipotesi altrettanto importante. Convogliare nell’alleanza Paolo Pagliaro col Movimento Regione Salento e, perché no, chiedergli di scendere in campo. Ma andiamo con ordine. Del Terzo Polo fanno parte l’Udc, Futuro e Libertà, l’MPA e l’Api. E, negli auspici del segretario scudocrociato, c’è anche che ci possa entrare l’Apl di Pagliaro. Tra i volti noti, oltre Ruggeri per l’Udc, Paolo Pellegrino per il Fli ed Enzo Russo per l’Api. Fremeva, Russo, per tornare a masticare la politica. “Ma il Pd non me l’ha permesso -ha affermato- perciò ho trovato nuova ispirazione e riscatto nell’Alleanza per l’Italia”. Certo è, e la conferma è uscita dalla bocca di Paolo Pellegrino, che le porte al Pdl non sono state certamente chiuse. 
In casa Pdl, intanto, le prove tecniche per un’alleanza con Io Sud sono in corso. Certo, se la Poli dovesse fare davvero le primarie. Se, in caso di sconfitta, dovesse sul serio sostenere Perrone. Se, a Io Sud, andranno bene i diktat sulle primarie che arriveranno dal Pdl nazionale. Tanti “se”, determinanti per la buona riuscita del singolare connubio. La notizia della candidatura del movimento alle primarie del centrodestra (del movimento, non della persona), è arrivata come un fulmine a ciel sereno durante l’ultimo Consiglio comunale di Lecce, per bocca della fedelissima della senatrice, Ciccia Mariano. “Io Sud è pronto a scendere in campo -ha dichiarato in aula la consigliera-. Sindaco, raccogliamo la sua sfida”. Naturale, l’incredulità ha ricoperto maggioranza e opposizione, stampa compresa. Ma è nel “day after tomorrow” che la notizia ha iniziato a lasciare spazio ai fatti, con un viavai di comunicati volti a smuovere le parti politiche sulle modalità di svolgimento dello strumento democratico. 
Nel centrosinistra, al momento, c’è solo un dato di fatto. Il 15 gennaio si andrà a votare il candidato. Quale? Presto per dirlo. Al momento c’è solo Carlo Salvemini. Si caldeggia la scesa in campo della Capone, data per vincente in un sondaggio commissionato dal Pd, ma non c’è nulla di concreto in merito. 
Corsa solitaria anche per Antonio Capone, a capo di una civica. Anche lui, si è presentato alla stampa con idee e programmi, a partire dal filobus (“Inutile”) e via Brenta (“Mai dato il consenso”). Sette mesi e non sentirli, potrebbe dire qualcuno. E invece, opinione comune è che questi sette mesi saranno sentiti, eccome. Tra un sindaco uscente voglioso di essere riconfermato, una senatrice agguerrita e un centrosinistra stanco di stare all’opposizione. 
 
Barbara Politi