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Poggiardo, l’impianto rifiuti resta aperto e monta la rabbia

Il “Coordinamento civico per la difesa di ambiente e salute di Poggiardo-Vaste” contesta l’ennesima proroga concessa dalla Regione Puglia

L’impianto di biostabilizzazione di Poggiardo resterà attivo anche per tutto il 2026. La giunta regionale uscente ha infatti deliberato una nuova proroga al funzionamento della struttura adibita al trattamento dei rifiuti urbani, la cui chiusura era stata prevista una prima volta prevista lo scorso 2 giugno e poi rimandata al prossimo 31 dicembre. Un terzo provvedimento di proroga che non è per nulla piaciuto al “Coordinamento civico per la difesa di ambiente e salute di Poggiardo-Vaste”, che da anni si batte per la chiusura del biostabilizzatore a causa degli effetti del suo funzionamento sulla popolazione.

E’ lo stesso coordinamento a spiegare a poggiardesi e vastesi quello che è successo attraverso un manifesto diffuso nei giorni scorsi tra le strade e le piazze delle due comunità: “Non avevamo ancora finito di indignarci per la mancata chiusura dell’impianto di trattamento dei rifiuti di Poggiardo, prevista inizialmente per il 2 giugno scorso (dopo 15 anni di disagi e puzze!) e poi prorogata dalla Giunta Regionale al 31 dicembre di quest’anno, quando abbiamo appreso che lo stesso organo regionale ha deliberato un’ulteriore proroga del funzionamento dell’impianto per tutto il 2026, incurante dei cittadini che da anni denunciano, protestano e si lamentano per le sofferenze subite”.

Una provvedimento la cui tempestività ha destato non pochi sospetti ai firmatari del documento pubblico: “Dinanzi al menefreghismo degli amministratori regionali che, senza tenere conto delle legittime istanze della nostra Comunità, adottano la delibera di proroga due giorni prima delle elezioni regionali (forse per sollevare il Presidente subentrante dello stesso colore politico) noi non ci rassegniamo!”.

A sostenere la causa del coordinamento civico c’è la stessa amministrazione comunale, la quale viene, però, sollecitata ad intervenire in maniera più puntuale e urgente: “Invitiamo pertanto il sindaco e l’amministrazione comunale di Poggiardo – che nel frattempo hanno proposto ricorso al TAR avverso il provvedimento di proroga (ricorso poi bocciato anche perché privo della richiesta di sospensiva) e attivato da circa due mesi il nuovo servizio di raccolta differenziata dell’umido che costerà ai cittadini di Poggiardo e Vaste oltre 150mila euro in più rispetto al precedente (fonte Consiglio Comunale) – ad opporsi con decisione ed efficacia a tale delibera chiedendone il ritiro immediato al fine di tutelare gli interessi della comunità”.

Sul tema, il coordinamento è ritornato nelle scorse ore , ribandendo che “il fallimento della politica di gestione dei rifiuti, incapace dopo 15 anni di trovare soluzioni e alternative valide ed efficaci, non può ricadere sulla salute e sulle tasche dei nostri cittadini i quali, dopo aver subito quest’anno un aumento della tassazione, si apprestano a subire ulteriori rincari a causa dell’avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti i cui costi, paradossalmente, risultano cresciuti rispetto a prima, così come appurato in Consiglio Comunale”.

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