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Poggiardo, la rivolta degli assetati

UN’INTERA PALAZZINA SENZ’ACQUA DA UN MESE 
 
Dallo scorso agosto l’Acquedotto Pugliese ha interrotto la fornitura di acqua ad una palazzina a causa di un debito contratto a gennaio. Ma gli inquilini si ribellano e parte la denuncia per interruzione di pubblico servizio
 
 
Senza acqua da circa un mese. È la situazione paradossale che stanno vivendo a Poggiardo gli inquilini di una palazzina di piazza Episcopo (nella foto), dopo che l’Acquedotto Pugliese ha interrotto la fornitura dell’acqua corrente. All’origine della vicenda un debito maturato dai condomini nei confronti dell’ente, ma la questione sembra essere un po’ più complessa e i residenti della palazzina, esasperati, hanno alzato la voce. 
È partita così la denuncia per interruzione di pubblico servizio, presentata ai carabinieri di Poggiardo da Damiano Del Giudice, rappresentante degli inquilini. Questi ultimi erano in attesa di conoscere l’importo della rateizzazione del debito contratto con l’Acquedotto Pugliese ma, invece di ricevere comunicazioni in merito, si sono ritrovati a vivere senza acqua. Le conseguenze di una situazione simile son ben evidenti e così gli abitanti della palazzina di Poggiardo si sono visti costretti a ricorrere alle autobotti e fare i conti con tutta una serie di criticità igienico-sanitarie. 
Questa delicata e vergognosa storia ha iniziato a muovere i primi passi lo scorso 6 gennaio, giorno in cui un attentato incendiario portò allo sgombero della palazzina. Il debito contratto con l’Acquedotto Pugliese risale proprio a quel periodo. La vicenda visse poi una seconda fase che risale a più di cinque mesi fa quando, come ha spiegato Del Giudice, a seguito di un incontro con un responsabile dell’Aqp venne concordata la preparazione di un adeguato piano di rientro, tenendo in forte considerazione le difficoltà economiche degli inquilini. Per questo motivo, ogni famiglia residente nella palazzina consegnò all’Acquedotto Pugliese il proprio certificato Isee (l’indicatore della situazione economica) che sarebbe stato il metro con cui stabilire la differenziazione della rateizzazione di quanto dovuto dagli inquilini. Ed era proprio la rateizzazione del debito ciò che le famiglie stavano aspettando, prima di trovarsi senza la fornitura d’acqua. 
L’ultimo passaggio di questo resoconto è storia di pochi giorni fa, con la denuncia presentata da Del Giudice ai carabinieri di Poggiardo con l’accusa di interruzione di pubblico servizio. Nelle prossime settimane ci saranno sicuramente nuovi aggiornamenti che si spera possano meglio delineare i contorni di una questione ancora poco chiara e che sembra figlia del delicato e incerto periodo che sta attraversando l’intero Paese. 
 
Alessandro Chizzini