Il comitato spontaneo, nato a difesa delle vecchia scuola, chiede che la vicenda torni in Consiglio, nonostante il progetto di nuovo stabile che dovrebbe sorgere a soli 200 metri
Prima gli appelli e le richieste, poi il ricorso alle vie legali. Si accende la questione legata all’abbattimento della scuola di piazza Partigiani, in via Benedetto Croce, inserita nel piano delle alienazioni dall’Amministrazione comunale di Lecce che però ha già attivato la procedura per realizzare una nuova struttura, a soli 200 metri di distanza. I residenti preparano una difesa con i fiocchi (a disposizione c’è uno staff di avvocati, pronti a far valere le ragioni dei cittadini colpiti dal provvedimento approvato a fine novembre) e, attraverso Antonio Rotundo, chiedono che il caso venga riportato al più presto in Consiglio comunale. Il capo dell’opposizione a Palazzo Carafa, infatti, si è fatto portavoce del disappunto popolare: “È un intervento assurdo -ha dichiarato il leader del centrosinistra leccese- il governo cittadino dovrebbe tenere a cuore la volontà popolare”. Pronta, la risposta dell’assessore al Bilancio Attilio Monosi: “Ne ridiscuteremo in Consiglio e non perché a chiederlo, è Antonio Rotundo. È bene ricordare però che il Comune realizzerà una nuova struttura scolastica, a pochi metri di distanza. Dunque, perché protestare? Perché non accettare una scuola nuova e più accogliente?”.
Con la vicenda della scuola di Piazza Partigiani, insomma, sembra un po’ di ritornare alla saga di Parco Corvaglia. Soltanto in quel precedente, in città, si registrò una mobilitazione duratura e permanente. Il Consiglio comunale dovrebbe essere convocato entro la fine del mese e, come detto, potrebbe riservare delle sorprese. Il comitato spontaneo sorto a difesa della vecchia scuola, ora, assicura battaglia. Secondo il centrosinistra leccese, la maggioranza dovrebbe riconoscere l’errore commesso e fare un passo indietro, revocando l’intervento di demolizione della scuola, per lasciare spazio a un complesso d’edilizia residenziale. Secondo il piano, come detto, la scuola nuova di zecca dovrebbe sorgere a Settelacquare. Dal canto suo, l’assessore Monosi attende d’ultimare la bozza del progetto: “Soltanto allora, i cittadini potranno apprezzarlo o rifiutarlo”, ha precisato, evidenziando la volontà, da parte della minoranza, di creare zizzania.
Barbara Politi