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Perrone “taglia” i telefonini

Scende da 283 a 220 il numero dei cellulari in dotazione all’organico municipale. E per i Vigili urbani in arrivo le ricetrasmittenti
 
Sarà un taglio drastico quello ai telefoni cellulari di Palazzo Carafa. Dopo aver analizzato il costo di ben 283 telefonini aziendali, il Comune di Lecce decide che 100mila euro all’anno di bolletta è troppo. L’analisi dei costi aveva già premiato i più virtuosi e raccomandato parsimonia ai più spendaccioni, anche se sempre di lavoro si parla. Tra gli assessori la cornetta più calda era stata quella di Lucio Inguscio con 1.200 euro di telefonate a bimestre. Il più risparmiatore era stato invece Fiorni Greco cui erano bastati 7 euro. La media comunque era di 300 euro a telefono. 
Ed ecco che arriva quindi il piano “taglia telefonate”. I contratti passano immediamente da 283 a 220, con un tetto di spesa di 40 euro a bimestre. La misura riguarderà tanto i tecnici quanto i politici che hanno “volontariamente” deciso di adeguarsi alla dieta telefonica. Il risparmio stimato entro il 2011 sarà di circa il 75%. Per arrivarci, un altro settore che vedrà le telefonate diminuire drasticamente sarà quello dei Vigili urbani. All’inizio del prossimo anno, infatti, 110 telefonini in dotazione al corpo di Polizia Municipale verrano sostituiti con latrettante ricetrasmittenti. 
 
Alessandra Lupo