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Pdl – Io Sud, accordo fatto

Siglata l’alleanza nel centrodestra, senza la Poli Bortone assente a causa di impegni istituzionali. Intanto l’Udc punta sempre più sul suo candidato Luigi Melica
 
“Fedeli all’impegno” e ad un accordo da asse di ferro, Popolo della Libertà e Io Sud si apprestano a vivere sottobraccio l’avvio “operativo” della campagna elettorale che conduce dritti al 6 e 7 maggio. L’intesa è stata suggellata mercoledì mattina, ma come è accaduto in occasione di altre intese bilaterali, all’appuntamento è ancora mancato qualcuno. L’altra volta aveva dato forfait il sindaco uscente Paolo Perrone, stavolta nel registro degli assenti c’è finita la senatrice Adriana Poli Bortone, trattenuta fuori città per impegni istituzionali legati al suo incarico di parlamentare. 
All’incontro hanno preso parte i “legali” rappresentanti dell’una e dell’altra parte politica. Ovvero il coordinatore provinciale del Pdl Antonio Gabellone, il suo vice Francesco Bruni e lo stesso Perrone; per Io Sud, il portavoce Gerardo Filippo ed il capogruppo del partito a Palazzo Carafa Francesco Cazzella. Il tutto in attesa che Perrone e Poli Bortone -come Garibaldi e Vittorio Emanuele II- finalmente si incontrino per le buone sorti dell’elettorato di centrodestra.
Come ampiamente promesso e nonostante le avvisaglie iniziali, intanto l’Unione di Centro proseguirà dritto per la propria corsia “centrale”, senza svolte a destra né a sinistra. La strada verso Palazzo Carafa si percorrerà in perfetta solitudine, con la guida del professor Luigi Melica che per l’investitura ufficiale a candidato sindaco ha incassato l’ok di Pieferdinando Casini, prima, del segretario nazionale Lorenzo Cesa, poi, e, quindi, del gotha regionale del partito composto da Salvatore Ruggeri e da Angelo Sanza.
La scelta di correre da sola, per l’Unione di centro è una scelta “di alto profilo” (Cesa docet) anche perché erano improponibili le altre opzioni presenti sul tavolo delle trattative. Non si poteva “sposare” un centrodestra e un sindaco come Perrone “contestati per cinque anni”, così come non si poteva svoltare a sinistra, dove “si raccoglie tutto e il contrario di tutto”. Dichiarazione, quest’ultima, che va oltre il primo turno elettorale del 6 e 7 maggio e che indica a priori che non esiste un patto per sostenere Loredana Capone in caso di ricorso al turno suppletivo di ballottaggio. Insomma, alla base c’è una scelta di “coerenza” che fa del professore Luigi Melica la bandiera di una serie di valori insiti nel Dna di un partito che “non si svende”. 
 
Daniele Greco