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Palazzo Gallone, una maggioranza allo sbando?

Dieci consiglieri comunali e il sindaco non si sono presentati in aula per l’approvazione del bilancio di previsione. E il gruppo di opposizione ha invocato a gran voce le dimissioni di Musarò 
 
Dopo tre anni di vita amministrativa convulsa, caratterizzata da “abbandoni” assessorili, modulazione di deleghe, rimpasti, nomine, revoche, dissidi tra consiglieri, la crisi sembra ormai giungere al capolinea. L’ultimo Consiglio comunale, con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione, è saltato per mancanza di numero legale, perché sia il sindaco Antonio Musarò a guida di una colazione di centrodestra, che dieci consiglieri del gruppo di maggioranza hanno disertato la seduta e la vice presidente del consiglio Maria Assunta Panico ha dovuto solo prendere atto delle numerose assenze. 
Ora alla luce della situazione di crisi amministrativa che si è venuta a creare a Palazzo Gallone, c’è tempo fino al 31 agosto prossimo per l’approvazione del necessario bilancio al fine di portare avanti la vita politico-amministrativa futura. In aula puntualmente invece si sono presentati i sei consiglieri del gruppo di opposizione (Antonio Coppola, Alfredo De Giuseppe, Rocco Indino, Carmine Zocco, Maria Assunta Panico e Gianluigi Forte) e quattro dissidenti che da oltre un anno hanno abbandonato la maggioranza (Rocco Martella, Rocco Piccinni, Francesco Cito e Pasquale De Marco). L’ex capogruppo di maggioranza Rocco Martella, a nome dei dissidenti, ha chiesto a gran voce le dimissioni del primo cittadino. 
È insorto anche il consigliere del Pes movimento Alfredo De Giuseppe, spiegando che è assurdo convocare un consiglio comunale per poi non presentarsi in aula. Anche il consigliere Antonio Coppola del Pd ha sottolineato che è dal 17 febbraio scorso che non viene convocato un Consiglio comunale utile e di conseguenza “è giunta l’ora di andare a casa rimettendo il mandato”. Il gruppo consiliare del Pd attraverso un manifesto pubblico evidenzia che “a Tricase si governa alla giornata e in maniera approssimativa perché l’Amministrazione non riesce ad approvare il bilancio di previsione del 2011; sopravvive tra crisi striscianti e litigi continui. Con questi comportamenti trascura la nostra città, avvilisce le aspettative dei cittadini, manifesta la sua incapacità a dare una prospettiva di sviluppo alla nostra comunità. Oggi (6 luglio) la maggioranza consiliare ha confermato il modo meschino e arrogante con cui amministra: ha convocato il Consiglio comunale per approvare il bilancio, ma ha fatto mancare il numero legale. Erano presenti solo i consiglieri comunali di minoranza. Crediamo che il limite della decenza politica sia stato superato. Pensiamo che la città non possa più sopportare i danni di un’amministrazione assente e incapace. Fate un ultimo atto di orgoglio e dignità: dimettetevi!”.
Dopo il rimpasto del 1° luglio dello scorso anno con l’estromissione dalla squadra di governo di tre assessori (Vito Zocco, Rocco Piceci e Antonio Scarcella) rimpiazzati da tre esterni (Luana Greco, Vincenzo Errico, e Rocco Bartolo Esposito), sembrava che la crisi fosse stata superata ed invece puntualmente si è riproposta nei primi giorni di maggio scorso con le dimissioni di Bartolo Esposito, assessore esterno alla programmazione economica e bilancio, che  dopo dieci mesi  getta la spugna dalla sua nomina. Il componente dell’esecutivo  ha  abbandonato  il Palazzo  proprio in dirittura d’arrivo del nuovo bilancio di previsione. 
 
Giovanni Nuzzo