Nel cantiere appena attivato per la demolizione dell’ex gerontocomio, in zona 167, sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Gallipoli
Un incendio distrugge un escavatore all’interno di un cantiere edile. È accaduto nella notte tra martedì e mercoledì nella zona 167 di Nardò, dove da pochi giorni sono iniziati i lavori di demolizione dell’ex gerontocomio. Lavori che sono eseguiti dalla ditta Savina Costruzioni Sas di Veglie, proprietaria del mezzo andato in fiamme. E non ci sono purtroppo dubbi sulla natura dolosa dell’episodio, poiché nei paraggi è stato rinvenuto liquido infiammabile (benzina) col quale sarebbe stato cosparso l’escavatore prima di innescare il rogo. Le fiamme hanno cominciato a propagarsi dopo la mezzanotte e a quel punto il guardiano del cantiere impegnato nel servizio di vigilanza, notando il fuoco provenire dal mezzo parcheggiato ha dato l’allarme. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco del distaccamento di Gallipoli, che hanno raggiunto il cantiere da viale della Resistenza spegnendo così le fiamme che hanno “divorato” il mezzo in sosta distruggendolo completamente. L’intervento dei caschi rossi ha fortunatamente impedito ulteriori danni agli altri mezzi parcheggiati nelle vicinanze di quello incendiato. Vista, come detto, la natura dolosa dell’incendio, è altamente probabile l’ipotesi dell’attentato a danno dell’azienda salentina impegnata nei lavori di abbattimento dell’immobile. Un atto intimidatorio dunque?
Polizia al lavoro
Le forze dell’ordine sono al lavoro per ricostruire l’accaduto e dare risposta a questo interrogativo, aiutate – si spera – anche dalle telecamere di videosorveglianza della zona. Sul posto c’erano anche gli agenti del commissariato di Polizia di Nardò, che hanno eseguito i primi accertamenti acquisendo, come si diceva, i filmati delle videocamere installate attorno all’area dell’incendio. Appena tre settimane fa un altro incendio ha distrutto l’auto della titolare di un’attività neretina. Episodi che si vanno ad aggiungere ai tanti, troppi roghi (Lecce, Alliste, Casarano per citarne solo alcuni recenti) che stanno interessando il Salento negli ultimi tempi, preoccupando non poco i cittadini.