Interviene la Garante dei diritti dei detenuti, Maria Mancarella
Sulla morte d’infarto di un detenuto nel carcere di Lecce avvenuta nei giorni scorsi, c’è chi ipotizza ci possano essere stati dei ritardi nei soccorsi. Sulla questione è intervenuta la Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Città di Lecce, Maria Mancarella. «Per quanto riguarda i possibili ritardi nei soccorsi al detenuto colto da malore in cella durante la notte – dichiara Mancarella – sarà l’inchiesta interna e la visione dei filmati delle telecamere a stabilire eventuali responsabilità. Sarà compito della magistratura disporre l’autopsia che ci darà sicuramente risposte più precise. Al momento – prosegue – possiamo solo esprimere le nostre condoglianze ed essere vicini ai familiari del detenuto, ribadendo ancora una volta la necessità e l’urgenza di intervenire sul sistema sanitario interno all’istituto penitenziario che, per la grande varietà e rilevanza dei problemi delle tante persone che ospita, non è in grado di far fronte non solo agli interventi d’urgenza – conclude Mancarella – ma spesso anche a quelli di normale routine». L’episodio riguarda un detenuto tarantino 42enne che stava finendo di scontare nel carcere di Lecce una pena per fatti legati alla droga. Un malore e poi l’infarto sarebbero stati fatali per lui.