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I masci a Tricase

Il Carnevale “te li masci”

Festa a Tricase con le maschere di una volta

C’è grande attesa a Tricase per l’appuntamento con il carnevale. Un appuntamento che non si affida solo ai carri allegorici quanto, piuttosto, alle maschere dei cosiddetti “Masci de ’na fiata”. I “masci” sono le classiche maschere di una volta, arrangiate con ciò che si trovava in casa come, ad esempio, stracci e vecchi vestiti. In particolare “lu masciu”, figura legata al carnevale della città, è agghindato con indumenti e oggetti che ricordano le diverse zone di Tricase e le sue frazioni: il cappello a forma di zucca identifica gli abitanti del centro (i cosiddetti “cucuzzari”), i peperoncini sono tipici della zona di Tutino, le melanzane di Sant’Eufemia, la civetta del rione Caprarica, le pignate di Lucugnano, i pantaloni corti di Depressa e infine le reti rappresentano le marine. La maschera vuole quindi rappresentare, valorizzandole, le differenti identità di ciascun rione della città. Con la parola “masciate” si vogliono, invece, identificare i riti legati al carnevale dell’epoca, con i masci che vagavano per il paese a recitare stornelli e poesie, suonare strumenti musicali e canticchiare tra le strade cercando di trasmettere spensieratezza con un pizzico di goliardia. Anche quest’anno, dunque, le curiose maschere si aggireranno tra le case di chi vorrà ospitarle, coinvolgendo i più piccoli e quanti avranno voglia di far festa. Le sfilate sono in programma il 19 e 21 febbraio, ma il calendario prevede una serie di masciate itineranti che cominciano domenica 12 febbraio da Tricase Porto per poi proseguire il 13 a Lucugnano, il 14 a Caprarica, il 15 a Sant’Eufemia, il 16 a Depressa, il 17 a Tutino e, infine, il 18 nel centro di Tricase, prima della due giorni di grandi sfilate.

 

 

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