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Lavori in corso in città

Ben cinque i cantieri aperti nel centro di Lecce, fra rondò in costruzione, scavi archeologici e pulizia delle strade. E dallo scorso lunedì, nuovamente chiuso il sottopasso di viale Leopardi 
 
Che il traffico in città in questi giorni sia congestionato, è un dato di fatto. Sono ben cinque i cantieri che, in diverse zone di Lecce, hanno cancellato centinaia di parcheggi e chiuso alle auto l’accesso nelle strade. Novità degli ultimi giorni, infatti, è la nuova chiusura del sottopasso di viale Leopardi, necessaria alla pulizia della spazzatura che ostruiva i canali della condotta stradale, così come chiarito dall’assessore al Traffico e alla Mobilità Giuseppe Ripa, firmatario dell’ordinanza. Da lunedì scorso, e per sette giorni, il sottopassaggio delle polemiche (la sua apertura fu tardiva rispetto alle aspettative) resterà chiuso. Un piccolo sacrificio è stato chiesto dall’amministratore comunale: “Se vogliamo che la città cambi in meglio”, ha detto Ripa, rivolgendosi a tutti i leccesi. Lecce come un cantiere a cielo aperto, dunque. A partire dalla realizzazione del rondò in piazza Garibaldi, vicino a viale De Pietro e dagli scavi archeologici di piazza Tito Schipa; per continuare con i lavori di ammodernamento del bagno pubblico su viale Marconi e il basolato nella centralissima via Trinchese; per finire, inoltre, con la chiusura di via Ascanio Grandi, per i lavori alla condotta. Strisce blu, in tutte queste zone, praticamente annullate. Sono centinaia, come detto, i parcheggi inagibili in questi giorni, proprio a causa dei lavori che, nonostante siano ben visibili, non fermano gli automobilisti in arrivo in queste arterie. Anche perché, è bene specificarlo, le zone in questione sono più che centrali. Un esempio tangibile di traffico in tilt, soprattutto nelle ore di punta, è proprio l’anello che comprende via Cavallotti e via XXV Luglio. Il suggerimento dell’assessore al Traffico (che, a dire la verità, dispensa in ogni occasione utile, come nel caso dei grandi eventi che vedono protagonista la città) è quello di evitare le arterie centrali, soprattutto nel caso di lavori, e di utilizzare le tangenziali. “È un fatto di mentalità, la tangenziale a Lecce è poco utilizzata”, ha più volte commentato Giuseppe Ripa. La tangenziale, infatti, decongestionerebbe il flusso veicolare. L’utilizzo della circonvallazione cittadina, al contrario, è diffuso tra gli automobilisti ma anche in questo caso il pericolo di restarvi intrappolati, soprattutto a metà mattinata e nelle ore centrali del pomeriggio, non è remoto. I disagi sono diversi, insomma, ma è giusto sopportarli, per il bene generale della città. Basti pensare che il rondò di piazza Garibaldi renderà regolare e ordinato il flusso veicolare che, in precedenza, non ha mancato di registrare scontri e tamponamenti. C’è anche l’incolumità dei cittadini, infatti: “Questi lavori sono a favore della cittadinanza tutta -ha aggiunto Ripa-; stesso discorso per il sottovia di viale Leopardi, dove i sacchi di spazzatura non si contano e ostruiscono talmente tanto le condotte che il c’è il rischio di allagamento”. Uomo avvisato mezzo salvato, dice un noto detto: transitare in centro, a bordo della propria auto, non è certo una passeggiata. Armati di buona pazienza, si può anche tentare la sorte, magari soltanto in casi urgenti e necessari, consapevoli di poter accumulare trenta minuti di ritardo rispetto all’orario previsto, e non soltanto per il traffico bloccato ma anche per la ricerca spasmodica di un parcheggio per l’auto. Diversamente, è meglio tenersi alla larga. E, chissà, utilizzando la tangenziale, probabilmente, la meta sembrerà più vicina. 
 
Barbara Politi