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La trasparenza del risparmio

L’assessore al Personale Michele Giordano sottolinea: “Quasi 400mila euro risparmiati sui dirigenti”. E all’opposizione ricorda: “Basta con le polemiche propagandistiche”
 
È tempo di fare i conti, per l’Amministrazione guidata da Paolo Perrone. A tirare le somme, è l’assessore al Personale del Comune di Lecce, Michele Giordano (nella foto), che a proposito di buoni risparmi menziona quanto il bilancio di Palazzo Carafa abbia giovato di “una decisa e incisiva azione di risanamento economico avviata dall’Amministrazione comunale. Il fondo per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti è sceso (nel periodo 2007-2011) da un milione 545mia euro a un milione e 183mila -spiega l’assessore al ramo- con un risparmio per il bilancio comunale pari a euro 362mila, e cioè meno il 25%. A ciò di deve aggiungere l’ulteriore risparmio di 120mila euro rispetto al 2009, derivanti dalla soppressione della figura del direttore generale, per cui il risparmio totale si è assestato a 482mila euro”. 
Ma c’è anche un altro aspetto, che riguarda dati apparsi sulla stampa: “Al di là dell’evidente risparmio maturato nel corso degli ultimi anni, c’è da registrare la disomogeneità dei dati riportati nell’articolo del Nuovo Quotidiano di Puglia del 25 settembre scorso, e pertanto non paragonabili. Come quelli legati alla retribuzione di risultato, ai diritti di rogito, agli istituti contrattuali, ai compensi professionali arretrati e alla graduazione delle figure dirigenziali. Emblematico il caso del segretario generale: escludendo soltanto i diritti di rogito, il compenso lordo da 158mila euro arriva a 118mila euro, importo che lo pone ben al di sotto di molti altri segretari generali”.
Peraltro, sempre secondo Giordano, le retribuzioni dei dirigenti dei Comuni (Bari, Barletta, Bergamo, Brindisi, Foggia, Perugia, Piacenza, Roma, Salerno, Torino) contenute nell’articolo, non sarebbero complete come quelle pubblicate sul sito del Comune di Lecce, “che ha deciso di seguire la strada della trasparenza oggettiva e piena, così come richiesto dalle normative vigenti ed ha pertanto proceduto alla pubblicazione di tutte le voci retributive”. L’Amministrazione comunale ha potuto contare sul grande senso di responsabilità dei dirigenti, spiega l’amministratore, “insieme ai quali ha potuto ridurre sensibilmente il costo complessivo gravante sul bilancio dell’Ente; lo stesso grande senso di responsabilità che ha condotto i Dirigenti (e credo possa essere annoverato quale unico caso in Italia) a rinunciare di propria iniziativa ad una parte della propria retribuzione di risultato”. 
L’assessore al Personale, però, coglie anche l’occasione per rispondere alle critiche mosse dal centrosinistra leccese, in merito al concorso pubblico per il reclutamento di 6 istruttori amministrativi contabili, con contratto a tempo indeterminato. “Dopo 14 anni di presenza nelle pubbliche amministrazioni, ormai non mi stupisco più di nulla -aggiunge Giordano-. Quando si parla di indecenza degli amministratori, però, bisognerebbe analizzare dati certi. Come, ad esempio, che la correzione degli elaborati è avvenuta in tempi celeri; che fino ai primi giorni del mese di luglio sono state tenute circa 90 sedute di commissione; che, per legge, bisogna garantire un’adeguata e attenta valutazione degli elaborati, per evitare di escludere candidati che -al contrario- meriterebbero di essere ammessi all’orale”. Come già confermato dal dirigente Capoccia, nei giorni scorsi, Giordano assicura che “entro dicembre, si dovrebbe terminare la correzione e avere così la graduatoria degli ammessi agli orali”. 

Barbara Politi