La tappa, prevista per il 14 agosto, dovrebbe anche ospitare un big della musica italiana. Ma sul rischio caos cresce la polemica dei commercianti
Notte della Taranta a Lecce. Fra polemiche e colpi di scena (in queste ore, si sta decidendo il nome del big per la tappa leccese, che potrebbe non essere più Giuliano Sangiorgi) la consolidata kermesse della Grecìa Salentina sbarcherà nella città capoluogo. Questo, in onore di un connubio che potrebbe far esplodere il turismo leccese: barocco e pizzica.
A confermare l’ufficialità della notizia, è una nota firmata dal presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone che dopo una serie d’incontri avuti col primo cittadino Paolo Perrone, con l’assessore comunale al Turismo Massimo Alfarano e con i vertici della Fondazione della Notte della Taranta, racconta del coinvolgimento della città capoluogo: “La Notte della Taranta accenderà Lecce in una data simbolica, il 14 agosto, mentre migliaia di turisti e salentini attenderanno Ferragosto nella città Barocca. Non sarà, ovviamente, una tappa come le altre perché vedrà sul palco l’Ensemble dell’Orchestra della Notte della Taranta, tutti i suoi magnifici interpreti, con un ospite d’eccezione, un big della musica nazionale che è partito dal Salento”.
Una benedizione a tutti gli effetti, insomma, per la tappa leccese della kermesse. Qualche polemica si era registrata sulla data: inizialmente previsto per il 10 agosto (giorno ormai consolidato per la tappa di Corigliano D’Otranto) il concerto è stato fatto slittare al 14. Le lamentele del primo cittadino di Corigliano, Ada Fiore, avranno contribuito alla scelta.
Come ogni grande evento che si rispetti, anche la Notte della Taranta porta con sé qualche polemica. Dopo il tragico episodio che si è verificato a Lecce durante il “Battiti Live”, si ripresentano i timori dei commercianti che considerano la piazza non sicura per le grandi affluenze, al punto da poter decidere di restare chiusi ed evitarsi una serie di problemi. “Perché se l’Amministrazione comunale ha deciso di chiudere la piazza al traffico, per preservare il salotto della città, poi permette che venga deturpato dalla massa?”, si chiedono baristi, edicolanti e tabaccai. Fioriere e pali abbattuti, infatti, non sono mancati, in occasione dei grandi eventi. E la Notte Bianca? Discorso a parte, secondo gli esercenti, perché coinvolge l’intera città.
Barbara Politi