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Palazzo Carafa, “congelato” il Piano delle Alienazioni

La Regione Puglia blocca il provvedimento stilato dal Comune di Lecce, mettendo a rischio le casse comunali. Intanto in Consiglio si torna a parlare di debiti fuori bilancio 
 
L’alt è arrivato dalla Regione Puglia. Le varianti proposte dall’assessore al Bilancio del Comune di Lecce, Attilio Monosi, sono state temporaneamente bloccate dall’ente regionale. Il rischio collasso, a Palazzo Carafa, è quindi tangibile. Una manovra a fini elettorali, secondo l’amministratore, probabilmente desiderata e richiesta dal centrosinistra leccese. “Non ci sono altre spiegazioni -ha commentato Monosi, accorso a Bari per le dovute verifiche- perché la Regione ha accompagnato il Comune di Lecce in ogni passo, in ogni atto”. Sicuramente non un fulmine a ciel sereno, secondo Antonio Torricelli del Pd, secondo cui “era qualcosa che prima o poi ci si doveva aspettare”. 
Il Piano delle Alienazioni serviva al Comune per rientrare nel debito di ben 11 milioni di euro. Cifra non da poco. Le perplessità della Regione riguarderebbero, in tutto, sette lotti. Nei prossimi giorni si capirà se Monosi riuscirà a trovare una via d’incontro con via Capruzzi e in aula, per l’ultima seduta del Consiglio comunale, si tornerà venerdì mattina. Due sentenze del Consiglio di Stato e il programma integrato per il recupero dell’ex Manifattura Tabacchi, i punti all’ordine del giorno della seduta convocata per le 9.30. 
Intanto, lunedì scorso, l’assise si è aperta con un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Oslo e di Pierfrancesco Mazza, il 22enne colto da un malore durante il “Battiti Live”. La sistemazione dell’area cimiteriale e il riconoscimento di un debito fuori bilancio da un milione e 150mila euro, i punti salienti dell’acceso confronto tra maggioranza e opposizione. L’approvazione della variante al Piano regolatore, che intende sottrarre al Parco di Belloluogo 15mila metri quadrati da destinare a cappelle, è passata ai voti, ma non senza polemiche. Ad astenersi, Io Sud: “Per l’importanza del culto dei morti nella nostra comunità, mi sembra strano non pensare a un intervento risolutivo”, ha detto la consigliera di Io Sud, Maria Rosaria Ferilli. 
L’intesa, tra l’assessore ai Lavori Pubblici Gaetano Messuti e il consigliere Pd Antonio Torricelli, invece, è stata raggiunta sulla necessità di bilanciare la distribuzione delle cappelle fra Comune e confraternite. L’ordine del giorno presentato dal consigliere Antonio Lamosa, che ha formalmente chiesto agli uffici competenti di verificare la validità della procedura di un project financing risalente all’ultimo mandato Poli Bortone (e vinto dalla Conscop Spa), ma congelato da quattro anni, ha scatenato la discussione in aula, prima di essere approvato: si prevedeva un cimitero in via Del Mare cui lo stesso Perrone, all’epoca assessore ai Lavori Pubblici, si era detto contrario. 
Ha rischiato di essere rinviato, per la mancata deposizione degli atti nell’ufficio della Presidenza del Consiglio, il riconoscimento del debito fuori bilancio per il servizio di manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione affidato alla Pisacane Srl, poi approvato con 19 voti favorevoli. “Come Io Sud ci siamo rifiutati di votare un pesantissimo debito fuori bilancio”, ha concluso Francesco Cazzella, capogruppo di Io Sud. Categorico il Pd: “Questa maggioranza è allo sbando”. 
 
Barbara Politi