25,82 euro per ogni tonnellata di rifiuti: tanto costerà ai neretini lo smaltimento dei rifiuti. Intanto il Movimento 5 Stelle propone l’adozione di compattatori “mangia-rifiuti”
La Regione Puglia stila l’elenco dei comuni nei quali verrà applicata l’ecotassa e per Nardò non è affatto una bella notizia. La città rientra infatti tra quelle in cui sarà applicata la tariffa più alta per il servizio di smaltimento rifiuti.
Su questo la legge regionale è chiara: entro il 30 giugno 2015 i comuni pugliesi avrebbero dovuto raggiungere una percentuale di differenziata di cinque punti superiore a quella raggiunta al 30 novembre 2014. A novembre di un anno fa la differenziata a Nardò era al 22,36%, pertanto a giugno si sarebbe dovuto raggiungere almeno il 27,36%. Niente da fare: “inchiodati” al 19,39%. “E a luglio -tuonano da Andare Oltre Graziano De Tuglie e il consigliere comunale di opposizione Pippi Mellone- la situazione è addirittura peggiorata, col 17,47%. Un passo indietro spaventoso! Dopo le tante sacrosante lamentele dei neretini in relazione alle bollette della tassa sui rifiuti 2015, per l’anno prossimo si prepara un salasso ancora peggiore. Dopo annunci, comunicati stampa, lanci sui social network del ‘sindaco a tempo’ per annunciare gli straordinari risultati della città in tema di raccolta differenziata, ecco la doccia gelata. L’anno prossimo la bolletta sui rifiuti, già molto cara, sarà salatissima!”.
Attacchi su questo tema giungono anche dal Movimento 5 Stelle: “Una simile disfatta -scrivono Giovanni Agrosì, Massimo De Marco e Florindo Cefalo– è da ricondurre alle scarsissime iniziative poste in atto dall’Amministrazione comunale per cercare di aumentare le percentuali di raccolta differenziata. Un disastro che i neretini pagheranno con un aumento di circa 18,32 euro per tonnellata di rifiuti rispetto all’anno precedente. Da parte nostra, sappiamo bene come rimediare a questa desolante ed umiliante situazione: strategia rifiuti zero, compostaggio domestico e collettivo. Progetti e proposte -denunciano i grillini- che nel corso degli anni abbiamo presentato a questa bislacca amministrazione (puntualmente ignorati) e che permetterebbero di aumentare in modo esponenziale il differenziato, di ridurre in modo drastico il rifiuto indifferenziato e la tariffa dei rifiuti». Polemiche a parte, nel frattempo i neretini affronteranno l’ecotassa: 25,82 euro per ogni tonnellata di rifiuti.
Stefano Manca