La Lilt Lecce ha diffuso i dati della mortalità riferiti al 2014: cancro ai polmoni, vescica e seno registrano quote in crescita o comunque superiori alla media nazionale
Non sono tranquillizzanti, come purtroppo era facile prevedere, i dati contenuti nel report sulla mortalità tumorale nel Salento elaborato dalla Lega Italiana per la Lotto contro i Tumori e basati sull’analisi Istat del 2014. Il resoconto è stato presentato nei giorni scorsi presso Palazzo Adorno a Lecce, alla presenza del presidente di Lilt Lecce Marianna Burlando, del suo responsabile scientifico l’oncologo Giuseppe Serravezza, del direttore dell’Asl di Lecce Silvana Melli e del presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone.
I dati maggiormente presi in considerazione sono quelli relativi alle principali patologie che interessano il nostro territorio, cioè i tumori a polmone, vescica e seno. Per le prime due patologie, la provincia di Lecce ha il primato nazionale in merito all’incidenza, ma si registra un non indifferente incremento del cancro al seno.
Resta altissima la mortalità legata al polmone per gli uomini: non sono stati registrati incrementi dal 2012, ma il tasso resta superiore a quello nazionale (+26%) e regionale (+34%). Più alta della media regionale anche la mortalità femminile, che comunque resta al di sotto della media nazionale, registrando anche un calo rispetto al 2013 (da 2,1 a 1,9). Nel 2014 sono stati ben 469 i decessi per tumore al polmone della provincia di Lecce, di cui 393 uomini. Non sono incoraggianti nemmeno i dati sulla mortalità del tumore alla vescica: su 10mila abitanti, la quota è stata di 1,2 deceduti nel 2012 e di 1,1 nel 2013.
Le cifre più gravi sono però quelle che riguardano il cancro al seno: nel 2014 i decessi sono 179, cioè una media di ben 4,4 ogni 10mila abitanti; nello specifico, un aumento di circa il 39% rispetto al 1990. Un dato che purtroppo segue il trend del 2013, quando i decessi furono 176 con un’incidenza di 4,3; è stato questo l’anno in cui questa patologia ha registrato un notevole aumento, considerando la quota di 3,3 del 2012. L’elemento che fa però più riflettere riguarda il dato generale sulla mortalità tumorale del Salento, che nel 2014 ha eguagliato la media nazionale: la quota è di 29,1 decessi ogni 10mila abitanti, mentre nel 1990 era ferma a 19,8 (+32%).
La Lilt ha presentato la situazione anche in termini di cifre assolute. Nel 2014 si sono registrati oltre 177mila morti per tumore a livello nazionale, 10.300 sono pugliesi, 2.341 della provincia di Lecce; numeri che hanno fatto registrare nel Salento un aumento della mortalità di ben 3,6 punti rispetto a tutta la regione.
Work in progress per il Centro Ilma
La sua realizzazione è attualmente in corso d’opera, ma presumibilmente entro l’estate del 2018 il Salento potrà avvalersi a pieno regime del Centro Ilma di Gallipoli, la prima struttura scientifica di ricerca del territorio sulle cause ambientali dei tumori. Saranno quattro le aree in cui si suddividerà il centro, ognuno composto a sua volta da specifici reparti: ricerca per la prevenzione primaria, area prevenzione clinica e diagnosi precoce, area riabilitazione, centro studi e biblioteca. Prevista, infine, anche un’area verde pedonabile per percorsi divulgativi e didattici.
“Ilma” è il frutto di un percorso che vive interamente con la donazione di singoli sostenitori, senza avvalersi di contributi pubblici. I fondi per la costruzione del centro provengono infatti dal 5 per mille e dalle raccolte fondi della Lilt Lecce attraverso l’organizzazione di iniziative di ampio respiro. La struttura di ricerca, inoltre, si avvale anche del contributo volontario di esperti e tecnici come architetti, ingegneri e geometri.
L’attività del Centro Ilma si concentrerà sull’elaborazione e lo sviluppo di programmi di ricerca ambientale, su prestazioni e servizi di assistenza e riabilitazione e su interventi di educazione sanitaria; l’obiettivo è che tutto questo insieme di azioni possa concretizzarsi con positive ricadute per l’intera collettività salentina, soprattutto in termini di tutela della salute pubblica.
Con GallipoliRun lo sport finanzia la ricerca
Due percorsi, uno di 10 km rientrante in un circuito agonistico e uno di 5 km di carattere prettamente amatoriale. Questa è la GallipoliRun, gara podistica nazionale organizzata da Lilt Lecce e dalla società “Atletica Anxa” di Gallipoli per il prossimo 1° maggio, con partenza alle 8.30 nei pressi di Lido San Giovanni. L’evento è inserito nel calendario sportivo nazionale 2017 della Fidal limitatamente alla gara di 10 km, riservata a professionisti o associazioni sportive e patrocinata dalle principali istituzioni locali, sportive e di categoria. L’iniziativa rientra però anche nell’ambito della campagna di fundraising “Io sostengo il Centro Ilma”, promossa per finanziare l’Istituto Scientifico di Ricerca delle cause ambientali dei tumori che sorgerà proprio tra Alezio e Gallipoli.
La manifestazione podistica sarà quindi l’occasione per raccogliere fondi da destinare alla nascente struttura, oltre che per finanziare borse di studio in favore di giovani ricercatori da impegnare nel progetto di ricerca “Geneo”. Il tracciato sarà diversificato per le due competizioni e comprenderà il lungomare Galileo Galilei, corso Roma e la “città vecchia”. Le modalità di iscrizione sia per la gara da 10 km che per quella più breve (la Family Run) sono contenute sul sito ufficiale della manifestazione, www.gallipolirun.it, così come tutte le altre informazioni relative all’evento. Le stesse indicazioni verranno poi presto veicolate anche tramite opportuni account sui social network, quali Facebook, Twitter, Instagram e YouTube.
L’evento ospiterà anche un’area dedicata ai bambini, con giochi gonfiabili, momenti di intrattenimento e truccabimbi a cura delle associazioni che collaborano con Lilt. Gli atleti riceveranno pacchi gara e ristoro, ed è previsto un rinfresco finale a cura di alcune aziende alimentari locali. Verrà infine sfruttata l’occasione del ponte del 1° maggio per offrire particolari pacchetti turistici agli atleti e a quanti giungeranno a Gallipoli per partecipare alla competizione.
Alessandro Chizzini