Riqualificazione ambientale, messa in sicurezza della darsena, resort e demolizione del lido Salapia nel futuro della marina leccese (a partire da settembre)
Dopo una lunga attesa, innumerevoli controlli e infinite verifiche, a settembre inizieranno i lavori per la sistemazione e messa in sicurezza della darsena di San Cataldo con la riqualificazione dell’intera area. Nei giorni scorsi si è conclusa l’ultima tappa dell’iter burocratico che ha caratterizzato quest’opera, alla quale saranno destinati 3,3 milioni di euro provenienti dall’accordo di programma Quadro Sviluppo Locale. Il progetto della BC Engineering diventa quindi esecutivo dopo le verifiche della società esterna incaricata Engineering Tecno Project, che ha consegnato il Rapporto Tecnico di Verifica agli uffici dei Lavori Pubblici del Comune di Lecce.
L’adeguamento della darsena di San Cataldo, attesissimo soprattutto dai pescatori locali, rientra nel più ampio progetto di riqualificazione delle marine leccesi, con 6 milioni e 500mila euro stanziati per interventi a Frigole, Torre Chianca e Torre Rinalda. Ora, per il via libera ai lavori è necessario attendere solo l’autorizzazione della Capitaneria di porto, che potrebbe esprimersi entro la fine dell’estate.
Le buone notizie per San Cataldo però non finiscono qui. L’archiviazione da parte della Procura di Lecce dell’inchiesta riguardante il resort sul lungomare di San Cataldo ne riaprono in qualche modo la partita. Lo studio su tutte le problematiche urbanistiche del resort, che dà corpo alla consulenza dell’ingegnere Pierpaolo Fiorentino, incaricato dalla Procura, rimette sul tavolo il progetto dell’opera evidenziando anche l’inerzia dell’amministrazione comunale nel pubblicizzare l’esistenza nella stessa marina di quattro zone su cui realizzare strutture turistiche. Volumetrie, parcheggi altezza del rudere di quello che fu l’Hotel Bellavista e la disponibilità di quelle ulteriori quattro zone, sono i temi che analizzerà la nuova Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Carlo Salvemini, dichiaratosi disponibile al confronto con l’impresa, la F31 dell’imprenditore Maurizio Guagnano, che vuole realizzare il resort “nel rispetto delle regole”.
Attenzione verso la marina segnata anche dalla disponibilità da parte dell’Amministrazione comunale di a ospitare gratuitamente nell’ostello di San Cataldo i writer dell’associazione B-Fake che hanno chiesto di dipingere, lungo il prospetto dell’immobile abbandonato, un grande murales, sulla falsa riga di quanto già fatto nel quartiere stadio per la Parrocchia di San Giovanni Battista.
Si va infine verso l’abbattimento delle strutture del lido Salapia, ridotto da alcuni anni a pericoloso rudere nel bel mezzo di una spiaggia pubblica.
Pasquale De Santis