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Sindaco Ettore Caroppo

Il Comune di Minervino di Lecce “vende” un’azione della società Terme di Santa Cesarea

Approvata la delibera di consiglio comunale, con un solo voto contrario. Le dichiarazioni del sindaco Ettore Caroppo

Venerdì scorso il Consiglio Comunale di Minervino di Lecce, con il solo voto contrario della minoranza guidata da Angelo Guglielmo, ha deliberato per l’alienazione di un’azione della Terme di Santa Cesarea SpA per un importo a base d’asta di 50mila euro. La motivazione che ha indotto il sindaco Ettore Caroppo a richiedere la discussione dell’argomento è da ricercare nel mancato sviluppo territoriale legato al tema della termalità, ancora oggi altamente strategico.

“Il termalismo – ha detto il primo cittadino – è l’unico vero tema di sviluppo territoriale e rappresenta la grande e unica opportunità di crescita per il territorio, che è ben altra cosa rispetto alla Società, i cui proprietari principali sono la Regione Puglia ed il Comune di Santa Cesarea. Il controllo o la vendita di chi oggi gestisce quelle ‘acque miracolose’ non può e non deve bloccare la realizzazione di progettualità che necessariamente per storia, tradizioni e cultura interessano un territorio più ampio. Ci è stato donato un luogo fisico meraviglioso ed unico, nel quale sorgono le Terme. Un luogo che nessuno può spostare: sapersi dunque confrontare, saper coinvolgere, essere protagonisti rispetto a questo territorio è compito del Comune di Santa Cesarea Terme e della Regione Puglia quali proprietari della Società. Molto ci sarebbe da fare poiché il turismo termale rappresenta un grande attrattore di risorse Pnrr o meglio ancora di Fondi Strutturali che potrebbero delineare interventi come il rilancio della stazione ferroviaria di Poggiardo, lo sviluppo di collegamenti rurali che dall’entroterra portano alle grotte sulfuree e coinvolgono le Torri costiere”, aggiunge Caroppo.

 

Il sindaco non ha poi lesinato critiche neanche al governatore Michele Emiliano sottolineando la sua assenza da Santa Cesarea e ha aggiunto perplessità sulla Società di cui lo stesso Presidente è Socio di Maggioranza: “Spiace ricordare a me stesso che mai il Presidente Emiliano ha trovato il tempo di venire a presiedere un’assemblea dei soci o comunque a visitare gli stabilimenti termali – afferma Caroppo – e ciò sta a indicare una e una sola cosa: la Termalità e in particolare la termalità legata alla piccola ma meravigliosa Santa Cesarea non ha un grande appeal politico”

Infine, un cenno di riflessione su un argomento che viene ritenuto parte integrante del processo di “riqualificazione strategica” del territorio, la fusione dei Comuni. Fusione che dovrebbe servire per rilanciare quel territorio che il sindaco Caroppo chiama, con un acronimo, “TeDoAn” delle Terme Salentine dei Dolmen e della Antiche Fiere. Fusione che altro non è che la creazione di un super comune che vede al Centro il Comune di Santa Cesarea Terme e gli abitati di Specchia Gallone, Cocumola, Vignacastrisi e gli stessi capoluoghi Ortelle e Minervino divenirne Frazioni di Santa Cesarea. “La Fusione dell’attuale Unione dei Comuni – sostiene Ettore Caroppo – darebbe nuovi confini e nuovi assetti amministrativi oltre che ottenere importanti risorse che aiuterebbero quel processo di rilancio che indirettamente riguarderebbe anche il tema Terme”.

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