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Galatone, cessione terreni: al Tar la spunta il Comune

Il tribunale amministrativo dichiara irricevibili e improcedibili i ricorsi promossi dalla Tundo Group srl per la cessione dei suoi terreni

I ricorsi promossi dalla Tundo Group srl sono irricevibili e improcedibili: arriva la sentenza del Tar Lecce che riguarda la cessione di alcuni terreni a Galatone. La Tundo srl si era rivolta al tribunale amministrativo al fine di ottenere dal Comune di Galatone un corrispettivo di 308mila euro per la cessione dei suoi terreni alle vie Berlinguer e Cotrubo. Terreni che erano destinati a viabilità pubblica dal Piano Regolatore Generale.

Nel 2018 la Tundo Group srl, previo accordo con il Comune, ha eseguito lavori di bonifica, sbancamento e sistemazione del fondo stradale, realizzazione di marciapiedi, impianti di pubblica illuminazione e asfalto delle predette vie (lavori regolarmente pagati dal Comune di Galatone). I problemi arrivano nel 2020, quando la società promuove un ricorso al Tar Lecce avverso il silenzio che, a suo avviso, il Comune avrebbe serbato sull’istanza, della medesima società, volta ad ottenere un provvedimento di acquisizione sanante o di cessione volontaria dei terreni dietro pagamento, da parte dell’Ente civico, del valore venale degli stessi, che la società quantificava in 308mila euro.

Il Comune di Galatone, difeso dall’avvocato Paolo Gaballo, il quale eccepiva l’improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, atteso che l’Amministrazione, nelle more del giudizio, aveva riscontrato l’istanza della Tundo Group s.r.l., comunicandole che il Comune non era tenuto ad emanare alcun provvedimento di acquisizione sanante o di cessione bonaria, né a corrispondere la somma richiesta dalla società. Ciò in quanto la cessione gratuita al Comune del terreno su via Cotrubo era una condizione di un titolo edilizio già ritirato, senza contestazione alcuna, dal dante causa della Tundo Group s.r.l., mentre via Berlinguer era da tempo immemore goduta e utilizzata dalla collettività cittadina, attraverso il transito veicolare e pedonale, ed era posseduta dall’Amministrazione di Galatone liberamente, pubblicamente e pacificamente.

La società, non ritenendosi soddisfatta, con motivi aggiunti, ha impugnato al Tar anche il provvedimento di diniego emanato dal Comune. L’avvocato Gaballo, per conto dell’Ente civico, eccepiva l’irricevibilità dei motivi aggiunti, atteso che il diniego di emissione del provvedimento di acquisizione sanante invocato dalla società rientra nelle procedure di espropriazione per le quali il codice del processo amministrativo stabilisce il dimezzamento dei termini ordinari, mentre la nuova impugnazione promossa dalla società era stata notificata il 22-24 dicembre 20220 e depositata il 18 gennaio 2021 e, quindi, oltre il termine di legge.

La decisione del Tar

In particolare i Giudici leccesi (presidente D’Arpe – relatore Moro), accogliendo le eccezioni preliminari sollevate dall’avvocato Paolo Gaballo, hanno dichiarato improcedibile, per sopravvenuto difetto di interesse, il ricorso avverso il silenzio e irricevibili i motivi aggiunti della Tundo Group srl poiché depositati oltre il termine di legge.
Per effetto della decisione del Tar il Comune non dovrà corrispondere alcuna somma e la collettività di Galatone potrà continuare ad usufruire delle strade pubbliche.

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