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Ex Bat, i lavoratori occupano l’aula consiliare

Tensione martedì scorso a Palazzo Carafa quando, in seguito al rinvio al 14 maggio del tavolo ministeriale, una i lavoratori hanno manifestato chiedendo garanzie per il loro futuro 

 

A volte ritornano e, quando succede, non c’è da stare sereni. Stiamo parlando dei lavoratori dell’ex Manifattura Tabacchi (ora ex Bat) che, dopo la manifestazione di protesta presso la rotatoria d’ingresso a Lecce sulla superstrada per Brindisi, martedì scorso hanno occupato l’aula consiliare di Palazzo Carafa per manifestare il loro dissenso in seguito all’ennesimo rinvio (questa volta al 14 maggio) del tavolo ministeriale nel quale si deciderà la loro sorte. 

Ci sono stati momenti di tensione, con parole grosse e qualche spintone, insieme ad un provocatorio manifesto funebre affisso di fronte al seggio riservato al sindaco. Chiedono garanzie sul loro futuro, gli ex Bat, che da anni stanno assistendo ad un rimpallo di responsabilità tra amministratori, sindacati e aziende (Bat, Iacobucci e Korus), anche alla luce del termine dell’erogazione della cassa integrazione fissato per luglio di quest’anno. 

“I lavoratori sono qui perché chiedono il contributo delle istituzioni per riaprire questa vertenza -ha affermato Piero Fioretti, segretario provinciale Uilm-. Siamo stanchi di andare e venire da Roma, ci prendono in giro: sono incontri fittizi e non comprendiamo perché dobbiamo incontrarci con Iacobucci che sta liquidando. E’ il momento che ognuno si prenda le sue responsabilità”. Il sindaco Paolo Perrone ha accolto le rimostranze degli operai e ha sottolineato come “l’impegno con la città ce l’ha British American Tobacco, i nostri interlocutori non sono né Iacobucci né Korus. Io sono pronto a seguirvi in qualsiasi iniziativa legittima e legale vogliate intraprendere e ad andare a manifestare con voi a Roma. Scriverò nuovamente al ministro Guidi -ha concluso Perrone- chiedendo di allargare la riunione, già convocata il 14 maggio, alle istituzioni locali oltre che alla Bat, al fine di trovare una soluzione definitiva a questa vicenda”. 

Il prossimo 4 maggio, sempre a Palazzo Carafa, avrà luogo una riunione alla quale prenderanno parte i sindacati, parlamentari salentini e rappresentanti della Prefettura e della Provincia di Lecce.