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De Giuseppe: “Musarò chieda scusa ai suoi cittadini”

L’ex consigliere di opposizione scrive all’ex sindaco, spiegando come “non è più sopportabile l’infinita scia di vittimismo con la quale Musarò ha riempito giornali e manifesti”
 
L’ex componente del Consiglio comunale Alfredo De Giuseppe in una lettera all’ex sindaco Antonio Musarò spiega senza mezze parole che” è giunta l’ora perchè la città cresca e che ognuno dovrebbe aggiungere  una qualche analisi oggettiva al proprio operato. Se ci fosse un po’ di umiltà e autocritica, oltre al vittimismo -spiega De Giuseppe-, l’ex sindaco dovrebbe ricordare a tutti alcune piccole verità. C’è un peccato originale nella sua candidatura che lei ha preteso fosse unica, unendo tutte, ma proprio tutte le anime del centrodestra, dalla più nera alla più bianca. Una candidatura senza un progetto, ma forse lei non aveva capito che era stato scelto solo per avere un nome buono per vincere. Lei in tre anni ha cambiato quattro Giunte, tornando spesso sui suoi passi, e senza mai dare ai cittadini una spiegazione, né politica né amministrativa; spesso lei è sembrato in preda ad un tremendo stato confusionale che lo portava a dichiarazioni contrastanti nel giro di poche ore”. 
De Giuseppe sottolinea poi, che Musarò con i suoi assessori è stato spesso in contrasto, senza che mai nessuno abbia davvero capito il motivo del contendere; nell’ultima fase più che una squadra di governo sembrava una perenne guerriglia interna che bloccava ogni decisione e la sua capacità di tenere unita la squadra è stata considerata pressoché nulla dai suoi stessi assessori. 
“Ha cambiato quattro responsabili dell’ufficio tecnico -continua ancora l’ex consigliere-, lasciandolo in uno stato di immobilismo di gran lunga peggiore di quello che aveva trovato. Uno dei maggiori problemi di Tricase  rimasto irrisolto. La sua Amministrazione ha superato tutti i record negativi per numero di convocazioni dei Consigli comunali e delle relative Commissioni. Lei dice di aver lavorato tanto, ma noi, nelle sedi istituzionali, non ce ne siamo francamente accorti; le ricordo che mai ha preso la parola in Consiglio comunale per difendere una sua idea, né mai ho udito una sua proposta costruttiva e concreta in altri contesti”. 
De Giuseppe elenca poi che una serie di progetti sono rimasti irrisolti (porto, zona 167, Cittadella della salute, SS. 275). “Lei, caro Antonio -conclude De Giuseppe-, fra le tante false scuse di questi giorni, ha dimenticato di aggiungere una frase del tipo: «Scusate, cari cittadini, forse ho sbagliato ad accettare di fare il sindaco, forse non era un ruolo adatto a me»”. 
 
Giovanni Nuzzo