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Dalla Lilt un centro d’eccellenza nella lotta contro i tumori

Si è appena conclusa la gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori per la costruzione del centro Ilma. La struttura sorgerà nei pressi di Gallipoli 
 
Nessun finanziamento pubblico, nessuna sovvenzione. Due milioni di euro frutto delle donazioni di cittadini, malati, ex malati e volontari della provincia, hanno fatto sì che alle porte di Gallipoli possa nascere a breve una cittadella della prevenzione, riabilitazione, ricerca e solidarietà. Si è infatti conclusa la gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori di costruzione del primo stralcio, vinta dalla ditta Nicolì Srl di Lequile. 
Non nasconde l’emozione l’oncologo Giuseppe Serravezza, presidente della Lega Italiana per la Lotta contri i Tumori – sezione di Lecce: “Ringraziamo le 12 imprese che hanno partecipato alla gara d’appalto, oltre agli avvocati, gli architetti, gli ingegneri e i geometri che hanno volontariamente e gratuitamente messo a disposizione la loro professionalità”. In effetti non si può fare a meno di parlare di professionalità davanti a questo progetto che prevede la coesistenza, in un unico complesso, del Centro Ricerche, con biblioteca pubblica e strutture didattiche, dell’Auditorium, del Centro di Prevenzione clinica e di riabilitazione del malato oncologico, e l’Hospice per malati terminali. 
“L’impresa costruttrice -prosegue Serravezza- ci ha assicurato che i lavori per il primo modulo della struttura dureranno 450 giorni. L’Hospice e le strutture didattiche nasceranno invece entro due anni, tempi assolutamente ragionevoli. Punteremo moltissimo sulla prevenzione clinica, attività che già affrontiamo nei nostri venticinque ambulatori sparsi per la provincia. Qui però concentreremo le forze e affronteremo anche la prevenzione di secondo livello. E poi ricerca sulle scienze naturalistiche e ricerca epidemiologica. Avremo ambulatori super attrezzati con tecnologie avanzate”. 
Elemento tutt’altro che trascurabile è sicuramente quello lavorativo: l’occasione potrà essere infatti un’ottima chance per giovani medici e biologi del territorio, spesso costretti a lavorare lontano dal Salento. Serravezza ricorda anche che “si tratterà della prima struttura in tutto il Centro-Sud per fase di riabilitazione. I dati ci dicono che oggi il 50% dei malati di tumore riesce a farcela. Molti pazienti però, seppur guariti, hanno ancora problemi fisici dovuti alle cure affrontate. Nel nostro complesso troveranno anche una palestra attrezzata ed una piscina”. 
Il centro che sta per sorgere può avere anche delle positive ricadute sul territorio. Serravezza infatti ricorda che “Gallipoli è un’importante meta turistica. I nostri connazionali malati o ex malati oncologici che vengono qui per trascorrere le vacanze potranno fare riferimento a noi. Questa struttura potrebbe essere un buon volano per l’economia salentina”. Un ultimo pensiero Serravezza lo riserva al nome che la Lilt ha voluto dare al centro che sta per nascere, frutto dell’impegno decennale di moltissimi volontari: “Ilma non è un acronimo né una sigla -sorride-, ma semplicemente il nome di una nostra socia fondatrice, un’insegnante gallipolina che oggi non c’è più. Oltre dieci anni fa vagheggiammo insieme attorno all’idea di questo centro, anzi, di questa follia”. 
 
Stefano Manca