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Cala il sipario sull’Adelchi

Per i lavoratori calzaturieri della “Nuova Adelchi”, da mesi in cassa integrazione, potrebbe profilarsi la chiusura degli stabilimenti per via del concordato preventivo
 
Il fallimento totale dietro l’angolo? È questa la preoccupazione di centinaia di persone che per tanti anni hanno lavorato presso i padiglioni ubicati lungo la provinciale per Montesano. Il concordato preventivo, a cui l’azienda calzaturiera “La Nuova Adelchi Spa” di Tricase è stata ammessa, preoccupa però i numerosi dipendenti. La svolta potrebbe arrivare l’11 novembre prossimo quando presso il Tribunale civile di Lecce saranno convocati tutti i creditori dell’azienda, funzionari dell’Inps e dipendenti. 
L’istanza del concordato per superare la crisi era stata presentata da “La “Nuova Adelchi” lo scorso 30 giugno contenente il pacchetto finanziario dei debiti, l’elenco dei creditori e il valore dei beni mobili e immobili della stessa società. Il concordato preventivo è una procedura concorsuale che punta ad evitare l’iter fallimentare e la conseguente disgregazione dell’impresa. Un fatto è certo, che tale procedura implica sacrifici e pazienza da parte dei creditori che rischiano di non vedere soddisfatto completamente il proprio credito. Ecco la ragione per la quale la preoccupazione dei dipendenti è rivolta soprattutto alle imprese creditrici che potrebbero esprimere un voto negativo alla proposta di concordato nella sede del Tribunale di Lecce. In questo caso si aprirà la conseguente procedura fallimentare. Un iter pericoloso dal punto di vista tecnico in quanto scatterà automaticamente per un anno la cassa integrazione ministeriale e successivamente la messa in mobilità. 
Sul piano del lavoro, intanto le organizzazioni sindacali di categoria dopo l’accordo siglato con la Provincia di Lecce sono in attesa dal Ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico delle risultanze per conoscere il futuro dei dipendenti. Un piano di riqualificazione che prevede l’allargamento dell’accordo di programma stipulato dalle parti il primo aprile di due anni fa. Insomma, la lunga vertenza Adelchi, che si trascina da anni, continua ancora a far parlare in tutto il territorio salentino e non solo in cerca sempre di una via di sbocco per tante famiglie rimaste sul lastrico. Le alternative all’orizzonte quindi non sono del tutte rosee e si intravede una strada in salita, ma chi rimane senza lavoro merita sempre e comunque un pensiero di solidarietà.
 
Giovanni Nuzzo