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Biostabilizzatore, Vendola prepara la proroga

In questo fine settimana il presidente Vendola potrebbe prorogare il funzionamento del biostabilizzatore di Poggiardo. Ma il sindaco Astore lo invita a ripensarci

Quando si parla di emergenza rifiuti, il pensiero corre quasi automaticamente al tanto discusso impianto di biostabilizzazione di Poggiardo, ancora una volta al centro delle cronache per la quasi certa proroga del suo funzionamento per mano di Nichi Vendola, nella veste di Commissario delegato per l’Emergenza Ambientale in Puglia.
L’autorizzazione è prevista per il 28 agosto e il sindaco di Poggiardo Silvio Astore ha inviato un telegramma allo stesso Vendola per sollecitare, al contrario, la non concessione della proroga. Le ragioni di questa richiesta, per altro più volte rese note nel corso di quasi due anni, si trovano nei continui disagi di natura igienico-sanitaria e olfattiva che questo impianto, gestito dalla ditta Sud Gas s.r.l., continua a causare a Poggiardo e nei comuni limitrofi, con gravi ripercussioni anche sul sistema turistico locale. A sostegno della sua posizione, Astore ha sollecitato anche gli interventi in merito del neopresidente della Provincia Antonio Gabellone e del presidente dell’Ato Lecce/2 Silvano Macculi, neoassessore nella giunta di Palazzo Celestini. Non è la prima volta che il leader dell’amministrazione di Poggiardo chiede ad alta voce la chiusura del biostabilizzatore, non rinunciando a rivolgersi alle autorità giudiziarie. E anche sulle sentenze degli organi preposti Astore ha basato da sempre questa sua battaglia. Già nel settembre 2007 il Tar di Lecce aveva accolto il ricorso del Comune di Poggiardo avverso la precedente ordinanza emessa dal Commissario delegato per l’Emergenza Ambientale in Puglia. Stessa sentenza anche da parte del Consiglio di Stato che, pronunciandosi sulla questione in seguito alle richieste di Regione e Provincia, negava la concessione della sospensiva alla precedente decisione del Tar.
Ora Vendola si accinge comunque a concedere la proroga; ciò che conta è che tale autorizzazione avvenga nella sicurezza di un corretto funzionamento dell’impianto le cui criticità sono ben note a tutti, cittadini e istituzioni.

 

Alessandro Chizzini