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Astore: “Il consultorio familiare non si tocca”

Un decreto della Giunta regionale declassa il Consultorio Familiare di Poggiardo in Punto di Accoglienza. Astore: “Un altro schiaffo di Vendola al nostro comune”

 

Continua il braccio di ferro tra l’Amministrazione comunale e la Regione Puglia e, in particolare, non accennano a placarsi i toni del sindaco Silvio Astore nei confronti dell’operato di Nichi Vendola, peraltro riconfermato nettamente alla carica di presidente della Giunta regionale nelle consultazioni elettorali della scorsa settimana. Il pomo della discordia di questa nuova puntata è la riorganizzazione della rete dei consultori pugliesi, approvata con Decreto di Giunta Regionale n.735 dello scorso 15 marzo, su proposta dell’Assessore alla Solidarietà di concerto con l’Assessore alle Politiche della Salute. 

Il primo cittadino di Poggiardo spiega la sua delusione per questa azione amministrativa messa in atto dalla giunta regionale, in seguito anche ad una lettera inviata dallo stesso Astore a Vendola: “Con questo decreto, Poggiardo risulta ulteriormente e scandalosamente penalizzato vedendo declassato il suo Consultorio Familiare in Punto di Accoglienza. Poggiardo è sede di Distretto Sanitario e ha un bacino di utenza estremamente vasto e distinto rispetto a Scorrano e Tricase. La sua posizione baricentrica consente a Poggiardo di avere il fondamentale requisito di essere facilmente raggiungibile da tutte le direzioni. Ciò significa rendere maggiormente accessibili i servizi erogati, rispondendo ad un diritto prioritario dei cittadini. Togliere a Poggiardo il consultorio familiare, con tutti i servizi ad esso legati, determinerà un considerevole disagio a tantissimi cittadini, costringendo a percorrere una maggiore distanza e, quindi, ad avere accesso in più tempo al servizio richiesto, con il rischio di dissuadere alcuni dal richiederlo”. 
A giudizio del primo cittadino, si tratta del’ennesimo colpo inflitto al suo comune: “Sono cinque anni che i cittadini di Poggiardo e del territorio aspettano la riapertura dei reparti chiusi, l’abbattimento delle liste di attesa, il rilancio dell’ospedale ‘Pispico’ con maggiori e migliori servizi da lui promessi solennemente nelle sue visite qui a Poggiardo. Promesse per le quali intercettò il consenso di tanti cittadini. Cinque anni di vana attesa per ricevere l’ennesimo, bruciante schiaffo”. 
 
Alessandro Chizzini