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Assolto il tecnico comunale Guido Girasoli

I giudici della Corte d’Appello di Lecce prosciolgono con formula piena il funzionario del Comune, accusato da un’ impresa immobiliare di aver intascato delle “mazzette” 
 
L’ingegnere Guido Girasoli (nella foto) esce a testa alta da una vicenda giudiziaria, perché “il fatto non sussiste”, che sei anni fa scosse non solo Palazzo di città, ma anche l’opinione pubblica. Il funzionario comunale era stato accusato di concussione e tentata concussione per due concessioni edilizie, riguardanti due immobili ubicati nel centro abitato di Tricase. La Corte d’Appello di viale De Pietro ha chiuso definitivamente la vicenda giudiziaria riconoscendo la correttezza nell’operato dell’ufficio tecnico, escludendo l’ipotesi di reato nel comportamento messo sotto inchiesta. 
L’ingegnere, assunto nel maggio del 2000, fu arrestato il 7 luglio 2005, scontando un mese di detenzione e cinque mesi ai domiciliari. La difesa, rappresentata dall’avvocato Luigi Rella (presidente dell’Ordine forense di Lecce) e dall’avvocato Ippazio Cazzato, ha dimostrato davanti ai magistrati, presieduti da Giacomo Conte, che nella procedura per il rilascio delle concessioni edilizie non vi sono state irregolarità. Cade in questo modo ogni accusa infondata, nata da una denuncia per aver percepito alcune somme illecite  che aveva portato il tecnico comunale a subire una condanna in primo grado. Con la sentenza di qualche giorno fa, si evidenzia dunque l’operato dell’ingegnere Girasoli, ispirato alla massima correttezza e rispetto delle regole, senza alcun favoritismo. 
La città di Tricase canta vittoria e lo stesso sindaco Antonio Musarò è soddisfatto “perché finalmente è prevalsa la verità dopo sei anni, premiando la bontà e la buona fede del tecnico. Sono stati anni e momenti d’inferno ed ora si mette fine ad un incubo”. Alla luce del procedimento penale, l’Amministrazione comunale integrerà il dipendente nell’ufficio tecnico perché riprendesse la sua funzione. La notizia dell’arresto scosse l’opinione pubblica del vasto territorio salentino e tutto ruotava sugli immobili in sanatoria di via Aldo Moro di proprietà della “B2 immobiliare” di Alfredo Baglivo, gestore con la moglie Anna Cavalieri, e del palazzo di cinque piani di via Morgagni nei pressi della sede Inps di Tricase. Per lo stesso processo, negli anni scorsi, un altro imputato era finito sotto inchiesta per favoreggiamento, patteggiando poi la pena. 
 
Giovanni Nuzzo