Al via dal 3 luglio nella città messapica il Festival Internazionale di Archeologia per ragazzi, un viaggio indietro nel tempo nella scoperta della nostra storia
Presso lo splendido scenario del sito archeologico di Vaste, dal 3 al 12 luglio, ritorna il Festival Internazionale di Archeologia per ragazzi. L’evento, giunto alla sua 13esima edizione, è organizzato dal Comune di Poggiardo in collaborazione con Chora srl diretta da Elenia Spagna e promosso da Università del Salento, Museo “S. Castromediano”, Soprintendenza Archeologica della Puglia, Provincia di Lecce, con il patrocinio della Regione Puglia. Inoltre, il suo marchio è stato registrato da due a anni a tutela della sua originalità.
Questa manifestazione, che finora ha coinvolto più di mille partecipanti, nasce da un’idea del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università del Salento, sotto la direzione scientifica del professor Francesco D’Andria, direttore della Scuola di Specializzazione di Archeologia Classica e Medievale “D. Adamesteanu” di Lecce e si avvale del supporto del direttore del Museo “S. Castromediano” Antonio Cassiano. I partecipanti, ragazzi provenienti da tutta Italia e dall’estero (Germania, Francia e Belgio grazie alla collaborazione con la rivista “Arkeo Junior”), avranno la possibilità di vivere l’esperienza del lavoro dell’archeologo. Numerose infatti saranno le attività nelle quali verranno coinvolti, a cominciare dalla partecipazione ad un vero e proprio scavo. Con i laboratori di archeologia sperimentale, poi, i giovani studenti impareranno le tecniche di lavorazione dei materiali utilizzati nell’antichità; attraverso l’utilizzo di pietra, selce e argilla verranno guidati alla realizzazione di piccoli strumenti domestici e di caccia simili a quelli preistorici utilizzati. Impareranno inoltre anche le tecniche di creazione di vasi d’argilla e la loro decorazione entrando in contatto con le tecniche della pittura e dell’incisione.
Oltre a conoscere da vicino una delle aree messapiche più importanti del Salento, i ragazzi saranno protagonisti di attività didattiche che si svolgeranno vicino alla Capanna dell’età del Ferro, ricostruita fedelmente in occasione della prima edizione del Festival. Tra le attività in questione compaiono la Paleobotanica, l’Antropologia con la simulazione di uno scavo di una tomba antica, la Topografia, lo sport nell’antichità e il “Pancrazio” (uno spettacolo di lotta antica) e l’Archeometallurgia, per la quale un esperto dell’Università di Napoli guiderà i ragazzi in due particolari momenti di archeologia sperimentale con la realizzazione di una fornace simile a quelle antiche ed alla fusione del metallo con la seguente realizzazione di strumenti secondo le tecniche antiche.
Oltre alle attività sul campo e ai laboratori, il Festival promuoverà numerose escursioni tra le quali quella a Castro con la visita alle imponenti mura messapiche dell’antica Castrum Minervae e passeggiata lungo tutto il circuito murario aragonese che si imposta sulla precedente fortificazione preromana. “L’Amministrazione comunale -spiega il sindaco Silvio Astore- ha sempre creduto che sfruttando il patrimonio archeologico di Poggiardo e Vaste con questo appuntamento si possa far crescere nei ragazzi l’idea che attraverso lo studio e l’approfondimento di questo settore si possa, in un futuro non lontano, trovare lavoro, nonostante l’attuale incerto scenario”.
Alessandro Chizzini