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Giannuzzi: “C’è dissesto?”

Secondo i responsabili della Ragioneria, invece, il timore per la situazione delle casse comunali espresso dal consigliere d’opposizione non ha ragion d’essere 
 
Con un manifesto affisso da qualche giorno l’associazione Città libera – Io Sud lancia l’allarme sulla situazione delle casse del Comune. “Rischiamo il dissesto?” è l’inquietante interrogativo che campeggia sui muri della città. La questione, che è approdata anche in Consiglio comunale per bocca del capogruppo Antonio Giannuzzi, riguarda una nota della Corte dei Conti, che attraverso la sezione regionale di controllo per la Puglia, ha stigmatizzato il comportamento non conforme ad una sana e prudente gestione finanziaria” per il ricorso “ad anticipazione di tesoreria per l’intero esercizio, se pure nei limiti consentiti. La Corte ha sottolineato come non appaia conforme a principi di regolarità contabile l’apposizione al Titolo I, anziché al Titolo IV delle entrate derivanti dal permesso di costruzione”. 
Il consigliere Giannuzzi ha evidenziato come da parte dell’ente di controllo si sia valutato negativamente il “fondo cassa pari a zero alla chiusura dell’esercizio 2008, il ricorso ad anticipazioni di tesoreria per 355 giorni e la scopertura delle anticipazioni per 56.892 euro, gli interessi passivi nel 2008 per la somma di 40.75,6 euro, la lievissima capacità di riscossione dei residui attivi prima dell’esercizio 2005 e la contabilizzazione al Titolo I, anziché al Titolo IV dell’entrata, delle risorse derivanti da contributi per permesso di costruzione”. 
Per la Ragioneria comunale quanto accaduto rientra in interpretazioni contabili che non intaccano minimamente la solidità del impianto economico comunale: “L’apposizione al Titolo I delle Entrate, degli incassi provenienti dai permessi di costruire, deriva anche dagli orientamenti espressi dalla Ragioneria Generale dello Stato. Il ricorso alle anticipazioni di tesoreria è dovuto al fatto che mentre l’Ici si riscuote in due rate annuali (giugno e dicembre) e la Tarsu si riscuote, spesso, a partire dal mese di settembre di ogni anno, le spese (stipendi, oneri riflessi, canoni tra cui la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) si sostengono a partire dal mese di gennaio. Per cui si deve fare ricorso alle anticipazioni di tesoreria che, peraltro, come riscontrato dalla stessa Corte dei Conti, sono sempre utilizzate nei termini e nei limiti imposti dalle norme”.