Cerca

A San Cataldo arrivano le barriere anti-erosione

Sospiro di sollievo per la marina leccese: le barriere “soffolte” saranno collocate nei fondali a nord del faro per favorire il ripascimento del litorale

 
L’attesa è stata davvero lunga. Ma alla fine i tanto sospirati interventi per dare una seconda vita alle spiagge della marina di San Cataldo sono finalmente cominciati. A dispetto anche delle querelle politiche che hanno caratterizzato la vicenda, culminate nella famosa “guerra della sabbia” tra Brindisi e Lecce per il rifiuto di donare nuova sabbia a San Cataldo, prelevandola dai fondali di Punta Penne.
In ottemperanza al progetto di difesa del litorale, la settimana scorsa sono arrivate le barriere “soffolte”, prodotte dalla società Tecnoreef, che adesso saranno sistemate dalle imprese “D’Oronzo” e “Babbo” sui fondali poco a nord del faro di San Cataldo, con particolari sistemi di ancoraggio. Il loro compito è quello di impedire l’avanzata dell’erosione del litorale sabbioso di San Cataldo e di favorire così il lento ripascimento dell’area. Non solo, le barriere sono costituite da blocchi traforati, particolarità che consente un graduale passaggio dell’acqua all’interno. Questo fa sì non solo che venga allentata la pressione esercitata dalle correnti marine sui fondali sabbiosi, ma permette anche  di creare un rifugio per la fauna marina, favorendo il processo di ripopolamento delle acque più prossime alla riva (come dimostrato anche da alcuni esperimenti condotti dall’Università del Salento sui fondali di Frigole).
Per adesso l’intervento, che dovrebbe essere concluso entro un mese, riguarderà solo un tratto del litorale di 500 metri, una sorta di esperimento pilota che entro due anni, servirà a verificare l’efficacia del rimedio utilizzato. Inoltre, si è ancora in attesa della possibilità di avere nuova sabbia da inserire nei “pennelli” delle barriere, che potrebbe arrivare da Leuca o da Sibari. 
Una necessità, quella della nuova sabbia, sottolineata anche dal responsabile provinciale di Assobalneari, Mauro Della Valle, che dopo aver espresso “apprezzamento per l’intuito che l’Amministrazione comunale ha avuto nel voler sperimentare le barriere”, ha sottolineato che “è opportuno che l’intervento in atto sia poi completato anche con il ripascimento, in modo da avere un presidio ancora più efficace e duraturo nella tutela della costa, che è risorsa naturale e fonte di ricchezza per l’intera comunità”. 
 
Giorgio De Matteis