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A Palazzo Carafa nasce il “megagruppo” del Partito Democratico

Della nuova coalizione, guidata da Antonio Rotundo fanno parte i consiglieri del Pd e della lista Una buona azione per Lecce. Ancora in alto mare invece la ridefinizione delle commissioni consiliari 
 
Gruppi e commissioni, il centrosinistra di Palazzo Carafa taglia corto sulle polemiche delle ultime settimane e al Comune di Lecce fonda il “megagruppo” del Partito Democratico, capitanato da Antonio Rotundo. Del nuovo gruppo, arrivato dopo oltre due anni di attesa, fanno parte non solo i consiglieri del Pd ma anche quelli di Una buona azione per Lecce, la lista civica con cui il capo dell’opposizione duellò con Paolo Perrone alle ultime comunali. Accanto a Carlo Benincasa, Antonio Torricelli, Rita Quarta, Giovanna Spagnolo, Paola Povero, Paolo Foresio, Gianni Colucci e Sergio Signore c’è anche l’ex socialista Stefano Porcari, ma non Paola Spoti. “Accolgo con grande soddisfazione la costituzione del gruppo consiliare del Pd a Palazzo Carafa -ha commentato il segretario provinciale del Pd salentino, Salvatore Capone-. Prosegue così il cammino che ha portato alla nascita, sancita dal congresso dell’anno scorso, di questo grande progetto riformista, rappresentato dal Partito Democratico, che ha visto la convergenza delle due più grandi tradizioni politiche del nostro Paese. Nascita che oggi viene formalizzata anche all’interno dell’Assise cittadina del capoluogo. A tutti i consiglieri comunali ed al capogruppo, Antonio Rotundo, vanno i migliori auguri di buon lavoro da parte di tutta la comunità democratica salentina”.
Si chiude così, almeno nel centrosinistra, il tormentone dei gruppi, che aveva guadagnato a Pisanò l’accusa di squadrismo da parte di Rotundo, ma resta aperta nel centrodestra dove all’indomani della lite sfociata quasi in rissa tra il consigliere di maggioranza Antonio Pellegrino ed il presidente del Consiglio, Eugenio Pisanò, sulla differente interpretazione della norma sui capigruppo, con tanto di diffida al consigliere che, seppur convocato, aveva firmato un atto, il battibecco ha coinvolto anche il segretario generale dell’ente Vincenzo Specchia. 
Ancora in alto mare invece la ridefinizione delle commissioni. Gli organismi consiliari vedono infatti nel ruolo di presidenti ben due consiglieri di Io Sud e quindi non più in maggioranza. Sulla questione, c’era stato un aspro battibecco dopo la lettere formale di Pisanò che invitava i consiglieri a riassegnare quei ruoli. Gli esponenti di Io Sud argomentavano: “Ora siamo stati mandati all’opposizione, ma siamo stati eletti con la maggioranza, non è colpa nostra se non siamo più graditi al sindaco”. Ma oggi nei loro confronti c’è anche la richiesta formale da parte del primo cittadino: “Le commissioni -afferma Perrone- devono rispecchiare lo schema della composizione del Consiglio. È inutile che Io Sud dica di essere con la maggioranza, sinora sono stati i miei principali detrattori”. 
 
Alessandra Lupo