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Siamo sicuri?

La risposta è no, a detta di imprenditori, commercianti e semplici cittadini del nostro territorio, spaventati dall’escalation di rapine e furti nelle ultime settimane. E mentre le Forze dell’ordine lamentano organici insufficienti (peraltro con un’età media elevata, a causa del blocco dei turnover), sono sempre più quelli che si rivolgono agli Istituti di vigilanza per garantirsi una maggiore sicurezza tranquillità 

 

L’improvvisa impennata di furti e rapine, in molti casi a mani armate e violente come avvenuto nella gioielleria Bluespirit del centro commerciale Conad di Cavallino lo scorso 8 maggio, accende nuovamente i riflettori sul tema della sicurezza. L’arrivo della bella stagione sembra quasi coincidere con un aumento degli episodi criminali che da Nord a Sud stanno interessando quasi tutti i comuni del Salento. E con l’estate ormai alle porte non c’è da stare molto allegri.

Inutile diffondere allarmismi spropositati, ma la situazione va monitorata attentamente. D’altronde i dati diffusi dal rapporto del “Il Sole 24 Ore”, nello scorso mese di ottobre, avevano tratteggiato un quadro abbastanza preciso riguardo alla nostra provincia. Lecce, pur occupando una posizione complessiva medio-bassa nella classifica nazionale, per quel che concerne specifici reati ha un primato poco invidiabile, in alcuni casi è addirittura davanti a Roma e Napoli per numero di episodi per abitante. Un esempio su tutti, i furti e le estorsioni.

Primati di cui andare poco fieri, a cui fa da contraltare, è bene specificarlo, una situazione tendenzialmente tranquillizzante. Nel 2015, infatti, su base nazionale è sceso del 4,5% il numero delle denunce per tutti i reati presi in considerazione. Non si discosta molto da questi parametri, stando ai dati forniti dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e dall’Istat, la provincia di Lecce che occupa il 64esimo posto sulle 106 province d’Italia. Da noi si è registrata un’incidenza pari a 3.486 reati ogni 100mila abitanti, in flessione del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2014. Ma quello che alla luce degli ultimi eventi occorre sottolineare sono le statistiche relative ai furti di autovetture (per Lecce 16esimo posto in graduatoria) con 220,5 casi ogni 100mila abitanti; e la situazione diventa se possibile peggiore per quanto riguarda furti in appartamento (dato in aumento del 3,99%) e ai danni di esercizi commerciali, dove Lecce sovrasta città molto più popolate come Roma e Napoli. Insomma, i commercianti salentini sono più a rischio di quanto non lo siano i colleghi napoletani o romani, metropoli in cui si supera il milione di abitanti.

Guardando il lato positivo della medaglia, occorre dire che, rispetto al 2014, c’è stato un crollo dei furti con strappo (-40,7%), un calo consistente delle rapine (-20,53%), dei casi di riciclaggio di denaro (-23,08%) e delle frodi informatiche (-14,28%).

Al di là dei dati, più o meno confortanti a seconda da dove li si guardi, resta la percezione di insicurezza sempre più diffusa tra la popolazione civile, ancor più profonda se si pensa alle difficoltà della politica a dare le necessarie risposte.

 

Rapinatori in azione in tutto il Salento  

 

Primo pomeriggio dello scorso 8 maggio. Un pomeriggio come tanti in un centro commerciale.  Finché nella gioielleria “Bluespirit” ospitata all’interno del Centro Commerciale di Cavallino non ha fatto irruzione un commando di malviventi, quattro per la precisione, a volto coperto e armati di tutto punto con tre pistole ed un mitra. Un obiettivo preciso, mirato, all’interno di un’azione non calcolata nei minimi dettagli se è vero che i rapinatori hanno colpito le vetrine con delle pesanti mazze senza curarsi granché di quanto contenevano. Un assalto armato vero e proprio, in un’ora in cui la gioielleria era comunque piena di clienti, rimasti letteralmente scioccati al pari dei dipendenti. 

Poche ore dopo ed un furto con spaccata si è verificato a Racale, dove in piena notte ignoti malviventi hanno sfondato una vetrina del negozio di abbigliamento “Moda Sì”, portando via numerosi vestiti per un valore che si aggira intorno ai 10mila euro. 

Il 9 maggio altro episodio sulla statale 101 che collega Lecce a Gallipoli, all’altezza dell’uscita per Collemeto. Il conducente di un furgone della ditta “Mondo Convenienza” si era fermato sul ciglio della strada per cambiare una gomma quando il mezzo è stato raggiunto da due malviventi a bordo di uno scooter. Pistola alla mano hanno minacciato il conducente, intimandogli di consegnar loro il denaro, per un ammontare complessivo di 2.500 euro. 

Il 10 maggio nuova tappa a Galatina dove ad essere preso di mira è stato il negozio di abbigliamento “Idea Moda”, gestito da cittadini cinesi. Un uomo col volto coperto è entrato nell’attività poco prima dell’orario di chiusura e si è fatto consegnare l’incasso di circa 300 euro. È il secondo colpo in dieci giorni nel comune del Nord Salento, dopo la rapina ad un centro scommesse a fine aprile per un bottino superiore ai 3mila euro. 

E nella notte del 13 maggio un furto questa volta sventato dall’intervento della Polizia nella zona industriale Lecce Surbo ai danni dell’azienda di distributori automatici Ivs. I malviventi avevano praticato un foro nel muro di una falegnameria confinante con il capannone dell’azienda. Inoltre i ladri avevano provveduto anche ad avvolgere i sensori perimetrali con della carta stagnola, per scongiurare l’attivazione dell’allarme. 

L’ultimo episodio, in ordine di tempo, il raid incendiario alla pizzeria “Castello” a due passi dalla sede comunale a Taurisano. Il rogo è divampato nella notte di domenica 14 maggio, cui ha fatto seguito il fuoco appiccato a due vetture sulla via per Acquarica. E l’elenco non sembra poter finire.

 

Alessio Quarta