A una decina di giorni dalle elezioni continua la “caccia al voto” a Poggiardo e Vaste. Ma la tensione è alle stelle
Ormai ci siamo. La “resa dei conti” è vicinissima. Ancora una decina di giorni e le urne stabiliranno chi tra i tre contendenti avrà l’onore (e l’onere) di sedersi sulla poltrona di primo cittadino del Comune di Poggiardo. Oltre alla tensione e all’ansia sempre presenti in occasione di un particolare avvenimento come possono essere infatti le elezioni, in questa circostanza l’attesa è diventata più incandescente grazie al peso di tre fattori principali: innanzitutto, Silvio Astore dovrà lasciare lo scettro dopo due mandati e dieci anni di amministrazione; inoltre, si metterà fine ad un’epoca durata vent’anni che ha visto l’attuale sindaco e Aurelio Gianfreda alternarsi alla guida del Comune; infine, non è da sottovalutare la composizione delle liste che ha visto impensabili cambiamenti di “casacca” fino ai giorni immediatamente precedenti e che registra la presenza di alcuni tra i protagonisti dei veleni e delle polemiche scoppiate soprattutto negli ultimi cinque anni, facendo presagire lo stesso clima anche per la prossima formazione del Consiglio comunale.
La lista a sostegno di Damiano Longo, Uniti per Crescere, può contare tra gli altri dell’apporto di Silvio Astore, di cui il candidato sindaco ne è attualmente vice, e Massimo Gravante, di Sinistra e Libertà; lo schieramento LeAli alla Città appoggia invece Donato Rausa e il suo elemento di maggior spicco è sicuramente il consigliere regionale Aurelio Gianfreda, oltre ad alcuni assessori uscenti; Giuseppe Colafati è infine alla guida di Libertà e Impegno che annovera, tra l’altro, il rappresentante Cgil, Giuseppe Giovanni Orsi, e il segretario cittadino del Pd, Alfio Bolognino.
A poco più di una settimana dall’apertura delle urne, quindi, i tre candidati alla poltrona di sindaco di Poggiardo si stanno rivelando protagonisti di una corsa sul filo di lana.
La caccia all’ultimo voto che in questi giorni si sta mettendo in atto tra gli abitanti di incontro di Poggiardo e Vaste sta mantenendo le promesse e confermando quanto avevamo preannunciato nelle scorse settimane: si tratta di una campagna elettorale alimentata da polemiche e veleni, com’era tra l’altro prevedibile; l’ultimo mandato di Astore, soprattutto negli ultimi due anni, ha portato con sé una serie di agitazioni e malumori che stanno trovando in questi giorni preelettorali una nuova grande occasione di sfogo. D’altronde, buona parte dei protagonisti di quelle tensioni sono coloro che si stanno contendendo un posto in consiglio comunale. Tensioni e asti che sembra abbiano coinvolto anche qualcun altro interessato alla bagarre elettorale e che si è reso protagonista di deprecabili episodi di vandalismo. Forse placare gli animi e abbassare i toni della contesa potrebbe rivelarsi la soluzione migliore per arrivare al 15 maggio in tutta pace e serenità, ma anche consapevoli di aver offerto alla cittadinanza un chiaro ed onesto strumento di amministrazione della loro comunità.
Alessandro Chizzini