Quattro membri del Pdl, che hanno formato un nuovo gruppo in seno al Consiglio comunale, non tornano sui propri passi e augurano alla maggioranza che “l’armata Brancaleone ritrovi la strada di casa”
Acque sempre più agitate a Palazzo Gallone. Dopo l’ultima seduta di fine anno andata deserta, ad opera della maggioranza di centrodestra sulla questione relativa al referendum sull’istituzione della Regione Salento, quattro consiglieri che già avevano preso le distanze da un anno, passano all’attacco a colpi di manifesti. “Tricase cambia in tutti i sensi, per ora solo di marcia -spiegano Francesco Cito, Pasquale De Marco, Rocco Martella e Rocco Piccinni-. L’attuazione del nuovo piano traffico ha sconvolto la città, in modo secondo noi positivo. Noi diciamo era ora, dopo quasi 3 anni finalmente si vede qualche atto concreto per volontà e per merito dell’attuale amministrazione. Questo basta a far tornare Tricase ai fasti di un tempo? Sicuramente no”. I consiglieri poi rilevano che i tagli dei trasferimenti statali, la mancata progettazione amministrativa locale determinano un futuro incerto soprattutto dal punta di vista economico nel territorio, passando ad elencare le somme utilizzate per organizzare le manifestazioni culturali. “Tricase in tutti i sensi (10mila euro). Tricasecomics (6 mila euro) ed intanto il bilancio comunale continua ad accollarsi l’onere di pagare uno stipendio lordo annuo di 30mila euro per la carica di direttore generale. Si continua ad amministrare con una Giunta comunale composta di 7 assessori al costo annuo lordo di 15mila euro ognuno, e poi con l’arrivo delle festività natalizie altre 10mila euro per gli eventi, le Strade del Natale e Natale in piazza”. Intanto, continuano i quattro consiglieri, si registra che l’assessore ai Servizi sociali ha convocato i genitori dei bambini che usufruiscono del servizio scuolabus, per renderli edotti che dal prossimo anno l’Amministrazione comunale non riuscirà a garantire, causa la crisi economica, il servizio di trasporto per le scuole medie ed elementari.
I dissidenti vuotano il sacco e si chiedono se è veramente questo il buon modo di amministrare. “La delusione è tanta e si tocca con mano. Non bastano due giorni di festa per cancellare le attese e la delusione che serpeggia in città”. Infine, si augurano che sindaco e maggioranza, dopo queste festività natalizie, si possano ravvedere “in tutti i sensi”e l’ “armata Brancaleone” ritrovi la strada di casa, senza fare troppo rumore.
Giovanni Nuzzo