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“Degrado? Ma quando mai…”

Ha destato scalpore la denuncia di Maria Cucurachi, rappresentante dei genitori della scuola per l’infanzia di via Ofanto, al sindaco Paolo Perrone
 
Da una parte i genitori, con la loro rappresentante Maria Cucurachi, dall’altra la scuola dell’infanzia di via Ofanto. Con una lettera al sindaco, la Cucurachi, denuncia il degrado degli spazi antistanti e sollecita un intervento che dia ai bambini uno “spazio curato e accogliente in cui giocare”. Tocca le corde dei sentimenti, la rappresentante dei genitori, e invita il sindaco Perrone a “ritornare alla tua infanzia. Rammentare quanto fossi felice nel correre all’aperto, scoprendo profumi, colori e forme meravigliose nei fiori, negli insetti, in una foglia. Ricordati di tutte le emozioni che la natura ti ha donato e che ti hanno aiutato a crescere confidente nel mondo e nelle tue forze. A sentirti vivo e fiducioso in ogni tua esperienza successiva. E adesso apri gli occhi. Accorgiti della differenza tra la cura del verde dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione di Lecce e il degrado dello spazio circostante la scuola per l’infanzia V Circolo ‘Livio Tempesta’. Accorgiti del sorriso che non c’è sul volto di tutti quei bambini. Perché non possono giocare all’aperto. Perché non c’è verde, ma solo sterpaglia, alta, fitta di pattume e pietre. Perché non ci sono giochi. Perché non c’è neanche un albero a fare ombra”. 
Il personale della scuola dell’infanzia si dice sorpreso di questa vibrata protesta. Nulla hanno da rimproverarsi e ribadiscono l’attenzione e la cura che in primis la direttrice didattica, Anna Leda Farì, il corpo docente e il personale amministrativo dedicano alla struttura scolastica e all’attività didattica. “Se ci fossero state situazioni di degrado sarei stata la prima a denunciarle -precisa la preside Farì-. È ovvio che un giardino alberato, con prato inglese, sarebbe bellissimo averlo, ma ci sono delle priorità. L’Amministrazione comunale è stata impegnata a mettere a norma proprio l’edificio di via Ofanto e quest’anno ci ha restituito la palestra. La manutenzione ordinaria viene eseguita periodicamente seguendo una tabella temporale che riguarda tutto il verde pubblico. È stata fatta proprio in questi giorni e non certo per l’iniziativa della signora Cucurachi che non ha mai ritenuto di interpellarmi sulla questione. Con questo non voglio dire che sono contenta. Nel Consiglio comunale dei ragazzi, la richiesta di poter usufruire di spazi verdi attrezzati è stata avanzata al sindaco, ma è scontato che bisogna fare i conti con le disponibilità di bilancio. In ogni caso sono orgogliosa di dirigere una scuola che è fiore all’occhiello nella didattica e non mi pare irrilevante”. 
La Direzione didattica V Circolo “Livio Tempesta” è un plesso che accoglie circa 900 alunni della scuola primaria e dell’infanzia con sedi dislocate tra via Archita da Taranto, via Ofanto, via Vecchia Frigole, Piazzetta Montale. È il ritratto delle scuole italiane e di quelle del Sud in particolare, dove la buona volontà e lo spirito di abnegazione degli operatori mantengono a galla un’istituzione scolastica altrimenti soffocate dai tagli finanziari e dalle continue riforme che, susseguendosi a ritmo vertiginoso, creano non pochi disagi. Lo stato della scuola italiana merita un’attenta riflessione, un’analisi approfondita del suo ruolo e delle risposte che la società si aspetta. La cultura è una scommessa sul futuro e per vincerla la questione è ben più complessa di un semplice spazio verde curato. 
 
Maddalena Mongiò